VILLA SAN GIOVANNI – Tre candidati su cinque non si sono presentati, ma il confronto in piazza Valsesia promosso da “Lavoro civiltà sport” non è stato da meno rispetto a quello tenutosi nei giorni scorsi. Partecipazione discreta, se rapportata all’assenza degli aspiranti sindaci Salvatore Ciccone, Giovanni Siclari e Milena Gioè e dei relativi sostenitori; e, soprattutto, un dibattito approfondito e vivace sulle varie problematiche che attanagliano la città.
Un confronto, quello tra Silvia Lottero (Cittadini Responsabili-Comunità) e Mimmo Aragona (Impegno in Comune), che è stato capace di fare emergere diversità di vedute in un clima di serenità, civiltà, rispetto.
Dall’occupazione giovanile all’inquinamento, dal turismo al porto al sud, dal lungomare all’utilizzo delle spiagge, fino allo sport e quant’altro, questi i temi caldi sui quali il leader del movimento “Lavoro civiltà sport” Mario Bueti ha incalzato i due candidati. Che hanno risposto a viso aperto – richiamando le varie voci dei rispettivi programmi – anche alle domande più pressanti, alleggerendo il clima con una buona dose di ironia.
Insomma, per Lottero e Aragona è stato impossibile non farsi trascinare dalla irrefrenabile verve di Mario Bueti, comunque impeccabile nel condurre e moderare i lavori. Un evento che, sul piano del ritmo e dei contenuti, nulla ha avuto da invidiare al precedente incontro cui hanno aderito tutti i candidati. Anzi, sul piano del ritmo, dei tempi è apparso addirittura superiore. Il pubblico alla fine ha applaudito, soddisfatto per gli ulteriori chiarimenti concessi da Lottero e Aragona e per aver assistito a un evento semplice ma piacevole.
L’iniziativa si è conclusa con i complimenti di Bueti ai due candidati, ma anche con qualche forte stoccata verso gli assenti: «Avete risposto davvero bene alle aspettative dei nostri concittadini. Mi auguro che la sfida finale sia tra voi due. Il clientelismo deve stare a casa! Il clientelismo significa Ciccone e Siclari, la Gioè non la nominiamo proprio». E poi ha rincarato la dose: «Se vincerà Siclari ci vedremo tra qualche mese, se salirà Ciccone tra meno di qualche mese. Se salirà la Lottero si faranno cinque anni, se salirà Aragona si faranno cinque anni», ha aggiunto Bueti suscitando l’ilarità e gli applausi della piazza.
Dichiarazioni spontanee, estemporanee, riferite esclusivamente – ha precisato Bueti esprimendo il suo disgusto per la politica degli ultimi anni – al profilo politico delle persone cui sono state destinate. Parole, probabilmente, dettate anche da un po’ di risentimento per la decisione degli altri tre candidati di non partecipare al confronto.
«Anche se in qualche caso supera il limite – ha detto Aragona di fronte alle parole di Bueti – Mario è un buono, non è sua intenzione colpire o fare del male a qualcuno. Ma è fatto così. A Mario dico – così Lottero – che la politica non è tutta sporca, noi siamo diversi».
E spegnendo definitivamente i riflettori dell’iniziativa, Bueti ha affermato: «Come vedete non c’è stato nessun agguato, ma solo un confronto democratico e leale». Chiaro messaggio ai disertori dell’incontro. Un incontro. Solo un incontro. Un’iniziativa pubblica, ovviamente autorizzata, davanti alla piazza, alla gente. Che, diversamente dall’altra volta, ieri ha meritato l’attenzione di soli due candidati su cinque.
Francesca Meduri
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