VILLA SAN GIOVANNI. Erosione costiera, “Impegno in Comune” dà la parola all’esperto: ecco come intervenire

2 Giugno 2017
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VILLA SAN GIOVANNI – Non è entrato più di tanto nei dettagli della situazione villese, ma dei suggerimenti dell’ingegnere Giuseppe Barbaro bisogna far tesoro nell’ottica dei prossimi interventi sul litorale della città dello Stretto. È stata, infatti, una relazione tecnica a tutto tondo quella che il docente dell’Università Mediterranea ha offerto nel corso dell’incontro dal tema “L’erosione costiera indotta-Le ragioni di una tragedia che minaccia l’ambiente”, organizzato nei giorni scorsi dall’Associazione Diportisti Villesi e dalla lista “Impegno in Comune” nella sala Martinica.

Introdotti e moderati dall’ingegnere Gaetano Bevacqua, che con Gilda Calabrò rappresenta proprio i diportisti nella lista guidata dal candidato sindaco Mimmo Aragona, i lavori sono stati in gran parte occupati dalle spiegazioni dell’esperto. Che ha cominciato: «Cos’è l’erosione costiera? Non è altro che lo spazio che il mare si riprende. Perché? Per cause naturali (es. mareggiate, onde ecc.), di fronte alle quali non possiamo fare nulla, e cause antropiche, cioè legate all’intervento dell’uomo». Barbaro ha proseguito sciorinando i vari aspetti relativi all’argomento: dal profilo trasversale di una spiaggia all’azione delle mareggiate sulla spiaggia, passando per lo schema degli apporti ed asporti dei sedimenti per una determinata area di controllo alla tendenza evolutiva delle spiagge italiane. E ancora: la previsione Boe rete ondametrica nazionale, il sistema di protezione e interventi, le fasi di progettazione di un intervento di difesa costiera, con particolare riferimento a pennelli e barriere. Nello specifico, la protezione dell’arenile può essere realizzata mediante interventi naturali (spiagge, dune) e artificiali (ripascimenti, semplici o protetti; ripristino sistemi dunali; opere aderenti, ossia scogliere radenti, rivestimenti, muri, argini; opere trasversali, cioè i pennelli; opere parallele distaccate, ovvero barriere emerse o sommerse).

Il professore dell’Ateneo reggino ha continuato ad attirare la nutrita platea passando in rassegna i principali porti calabresi, soffermandosi anche su quei siti che in realtà sono semplici punti di approdo o spiagge attrezzate. Tema, quello dei porti, che ha poi trovato spazio anche nelle conclusioni finali di Barbaro, riassumibili in cinque punti:

  • L’antropizzazione dei territori costieri ha, spesso, comportato la realizzazione di abitazioni, infrastrutture, opere portuali in prossimità della linea di riva;
  • Quanto descritto sopra, in molti casi, ha alterato le originarie dinamiche dei litorali, innescando fenomeni erosivi contrastati mediante la realizzazione di svariate opere di difesa che, a loro volta, possono interferire con la dinamica costiera;
  • Al fine di limitare gli impatti sui litorali adiacenti, è necessaria una corretta progettazione, che tenga conto di tutti i fattori che influenzano la dinamica costiera: tra i principali vanno menzionati lo studio meteomarino, la stima dei trasporti solidi litoraneo e fluviale e l’analisi delle tendenze evolutive post-intervento, da condurre a scala dell’intera unità fisiografica;
  • In Calabria, su un totale di oltre 700 km di costa, sono presenti circa 30 porti (tra turistici e commerciali) e circa 10 approdi o spiagge attrezzate, molti dei quali caratterizzati da un numero esiguo di posti barca;
  • Al fine di aumentare l’attrattività turistica calabrese sarebbe opportuno incrementare la disponibilità di posti barca, mediante la realizzazione di nuovi porti e marina o mediante la riqualificazione degli esistenti.

Ad accogliere favorevolmente le soluzioni tecniche snocciolate dall’ingegnere Barbaro è stato il candidato sindaco Domenico Aragona, che ha in primis ammesso la necessità che il Comune si avvalga di gente esperta per risolvere le tante problematiche del litorale da Bolano a Porticello, sia in ordine alla questione dell’erosione costiera sia in ordine alla portualità. E Aragona, come gli ha riconosciuto lo stesso Barbaro, ha già le idee molto chiare sui lavori da realizzare: «Ripascimento, pennelli e barriere sono i capisaldi degli interventi da fare per Villa San Giovanni», ha concluso l’aspirante primo cittadino.

fra.me.

 

 

 

 

 

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