SCILLA. Viaggio nell’arte suggestiva e “ingannevole” di Sergio Morfea: riflettori sul trompe-l’oeil

4 Maggio 2017
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di Astrid Facciolà

SCILLA – Tra le tecniche artistiche una delle più antiche e interessanti è quella del trompe-l’oeil, la cui origine risale al tempo dei Romani e che oggi tende a rimanere nell’ombra. Nonostante non tutti ne siano a conoscenza,  nei pressi della Costa Viola c’è Sergio Morfea, decoratore d’interni specializzato in questa meravigliosa e affascinante tecnica artistica.

Originario di Scilla, Sergio Morfea comincia a manifestare il suo interesse per la musica imparando a suonare pianoforte e chitarra. Presto affiora in lui anche la passione per l’arte pittorica e, dopo un periodo di sperimentazione, la nuova passione prende il sopravvento senza distrarlo dal continuare a coltivare la passione per la musica

In un primo momento, Sergio si iscrive all’istituto per geometri, ma dopo un periodo di “crisi” si sposta in Toscana dove studia e sostiene l’esame di idoneità per passare al liceo artistico. In seguito prende la maturità al liceo artistico M. Preti di Reggio Calabria e nel 1996, sempre a Reggio Calabria, presso l’Accademia delle belle arti consegue il diploma in laurea. Dopo si trasferisce a Roma, dove resta per 10 anni e segue un corso di formazione e specializzazione in tecniche pittoriche/decorative e trompe-l’oeil.  Nel 1999 studia anche pianoforte all’Università della musica e poi all’Accademia Romana di musica.

La tecnica con il nome francese “trompe-l’oeil” significa “inganna l’occhio”; già usata già dagli antichi Romani, raggiunge il massimo della popolarità durante il periodo rinascimentale.  Una tecnica che imita la realtà, tanto che si fa fatica a distinguere il dipinto dalla realtà che lo circonda: ed ecco che dall’illusione ottica ne prende il nome, appunto perché l’occhio è ingannato. Il trompe l’oeil è dipinto sui muri, soffitti e sui pavimenti e Sergio si impegna anche a realizzare dipinti e sculture.

«Ci sono tre caratteristiche fondamentali che determinano il trompe l’oeil: l’imitazione dei materiali, la prospettiva, le  luci e  le ombre.  Il punto di riferimento è la prospettiva perché bisogna determinare il punto dell’osservatore e poi impostare la prospettiva all’altezza dell’orizzonte», spiega Sergio Morfea a Villaedintorni.it. La tecnica richiede pure una buona conoscenza dei colori,  infatti un’altra sua caratteristica è la grisaille che consiste nel dipingere l’imitazione di una scultura; sono numerose le variazioni del grigio, e i colori freddi come il blu ed il viola sono usati nei piani lontani del trompe l’oeil.

Prima di mettersi all’opera è necessario un  studio di quello che si vuole realizzare, infatti Sergio fa un “bozzetto” che include tutto ciò che vuole riprodurre: «Il bozzetto è l’idea del risultato, e dietro ogni trompe l’oeil c’è una vera e propria trama», continua il decoratore d’interni.

Ma perché Sergio Morfea ha scelto di specializzarsi nella tecnica del trompe l’oeil? Questa la sua risposta:  «È  una tecnica che interagisce in particolar modo con l’ambiente in cui è dipinto e avvolge lo spettatore a differenza del quadro. Mi piace l’aspetto illusionistico  e scenografico».

Tra i successi di Sergio Morfea ricordiamo la mostra a Roma nel 2005, “Meteore, scenografia e decorazione tra realtà e finzione”. Una mostra che ha raffigurato il paesaggio di Meteore in Grecia, in particolare i monasteri che sorgono su montagne rocciose con un finto affaccio.

Anche il suo talento musicale è stato premiato nel 2007 a Cariati in provincia di Cosenza con il premio Claudio Mazzitello, dove Sergio presenta il suo brano jazz composto al pianoforte intitolato “Il Mio Amore”. Il premio in questa occasione gli è stato consegnato dal critico musicale della Rai Dario Salvatori.

A Scilla i lavori di Sergio li possiamo ammirare nella maggior parte dei ristoranti  ed anche in diverse abitazioni e nella chiesa di San Giuseppe di Melito Porto Salvo c’è il suo lavoro artistico. Roma, dove Sergio Morfea ha vissuto diversi anni, conserva in varie abitazioni e qualche ristorante  alcuni dei suoi lavori di trompe l’oeil.

Per Sergio Morfea nell’arte c’è la creatività e per lui l’arte è «un’espressine di tutto quello che forma un gusto».

Oggi è un docente di storia dell’arte presso il liceo scientifico Michele Guerrisi di Cittanova.  Insegnando ha avuto modo di trasferire il proprio bagaglio artistico.

La sua creatività è sempre attiva ed un suo eventuale progetto è quello di realizzare una mostra unendo la musica all’arte.

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