SCILLA – Reato estinto per avvenuta prescrizione. Così la Corte d’Appello di Reggio Calabria, con sentenza emessa il 28 marzo 2017, ha dichiarato il non doversi procedere nei confronti di Domenico Mollica, imputato per rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio (nell’ambito di una vicenda tra privati) e per questo condannato in primo grado lo scorso giugno con la conseguente sospensione dalla carica di consigliere comunale per l’applicazione della legge Severino.
Oggi, alla luce del verdetto della Corte d’Appello, cui l’imputato si era rivolto impugnando la sentenza del Tribunale, Mollica scrive al Prefetto, al segretario comunale e al sindaco chiedendo, a ognuno per la propria competenza, di attivarsi «per porre nullo il provvedimento di sospensione, per essere venuta meno la causa della sospensione medesima e, conseguentemente, voler ripristinare il sottoscritto – scrive Mollica – nella carica di consigliere comunale del Comune di Scilla».
fra.me.
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