La splendida atmosfera del Castello Aragonese ha reso ancor più significativa la consegna del “Premio Solidarietà Nello Vincelli”, giunto alla sua 26^ edizione. Quest’ anno l’insignito è stato il presidente nazionale dei diaconi Enzo Petrolino.
Con la seguente motivazione “Per avere incarnato con fecondità il ministero della diaconia in Italia e nel mondo. Il dono del suo carisma – servizio, germe nella sua vita quotidiana e specchio della sua fede, lo ha guidato ad un impegno incessante nella promozione della carità intelligente, organizzata e aperta al mondo”, Petrolino ha ricevuto il riconoscimento davanti ad una bellissima cornice di pubblico, visibilmente emozionato e circondato dal sincero affetto di quanti sono intervenuti ad omaggiarlo.
Una serata, dolcemente allietata dagli attori del Grifo – l’Accademia del dialetto calabrese e dal Coro Equivoci, che ha avuto la sua essenzialità con l’ intervista ‘costruita ad hoc’ dal giornalista Rai, il vaticanista Enzo Romeo, il quale, “chiacchierando” con il premiato, è riuscito a tracciare un chiaro profilo della pregevole attività diaconale di Enzo Petrolino.
Il Presidente di Nuova Solidarietà, Fortunato Scopelliti, oltre a fare gli onori di casa, durante il suo saluto introduttivo, ha voluto sottolineare la portata del mandato di fede che caratterizza l’operato di Petrolino: “il suo cammino spirituale, che lo spinge a girare il mondo, lo colloca di diritto tra le figure ecumenicali più importanti che la Calabria possa esprimere. In contatto diretto e costante con le diocesi di tutto il mondo, Enzo Petrolino, ha saputo incarnare nel suo servizio, la missione come scuola di umanità”.
Non sono mancati gli interventi istituzionali. Hanno preso parte alla consegna del Premio l’ Assessore Comunale alle politiche sociali Giuseppe Marino e il Sindaco Giuseppe Falcomatà, i quali hanno ribadito l’ autorevolezza e l’ importanza del contributo diaconale rivolto alle comunità, di cui è protagonista quotidianamente Enzo Petrolino.
Inoltre, il Sindaco ha ricordato la fondamentale vocazione sociale che Nuova Solidarietà distende sul territorio, testimoniando concretamente il vero servizio al prossimo; una realtà associativa divenuta un punto di riferimento consolidato in oltre venticinque anni di probo volontariato.
Enzo Petrolino durante il corso della sua ‘intervista in diretta’ non ha tralasciato nulla. Si è raccontato. Ha parlato del suo percorso di diacono, del suo impegno didattico e redazionale, e dei suoi doveri istituzionali in rappresentanza del diaconato italiano a livello europeo e mondiale.
Ha rimarcato l’importanza della famiglia nella scelta di diventare diacono, in particolar modo del ruolo della moglie e del suo condividere pienamente un percorso di vita e di fede: “Senza il consenso della moglie non si diventa diaconi, quindi è necessario coinvolgere loro e le famiglie in questo cammino, per evitare di trovarsi impreparati”.
Petrolino infine ha chiosato sulla centralità del ruolo del diacono: “non siamo sacristi o chierichettoni cresciuti, parliamo a nome del vescovo e siamo ordinati per la Chiesa locale. Dobbiamo suscitare il servizio nel popolo di Dio, perché la diaconia – di tutti i battezzati – è così importante che si è voluto un segno sacramentale che lo ricordasse”.
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