BAGNARA. Pesca illegale, sequestri e sanzioni

BAGNARA CALABRA – Con Cetraro, Bagnara è risultata fanalino di coda per la legalità nell’ambito dei controlli serrati eseguiti dalla Guardia Costiera con l’operazione complessa denominata “Pegaso”, che ha visto impegnati uomini e mezzi sul tutto il territorio calabrese. Lungo la località della Costa Viola,  sede di una delle marinerie più importanti della regione, le unità navali di stanza a Reggio Calabria hanno raggiunto risultati che testimoniano una certa insofferenza al rispetto delle regole: il sequestro a carico sia di un peschereccio che ad ignoti di 2 reti derivanti illegali per una lunghezza complessiva di   3000 metri; il sequestro di 2 esemplari di pesce spada e 5000 metri di palangari; sanzioni amministrative per complessivi 5000 euro. Una conclusione cui i militari sono giunti dopo aver effettuato più missioni lungo il tratto di mare corrispondente al territorio di Bagnara, secondo le direttive del direttore marittimo della Calabria e della Lucania, capitano di vascello Andrea Agostinelli. Direttive ovviamente valide per tutta la costa calabrese sottoposta ad attività di controllo sulla filiera della pesca da parte di tutto il personale della Direzione Marittima, con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite ed in modo particolare verso coloro che vendono prodotti alterati dal punto di vista igienico-sanitario o non idonei al consumo umano, oltreché verso coloro che sono dediti alla cattura illecita di specie ittiche protette in barba alla normativa nazionale e comunitaria sull’utilizzo degli attrezzi da pesca. fra.me.