Dieni: “Su inquinamento acqua potabile il sindaco dovrebbe essere il primo interessato”
“Sono a dir poco stupefatta dalle parole del sindaco Antonio Messina in risposta alla mia richiesta di chiarezza sulle cause della contaminazione dell’acqua potabile a Villa San Giovanni”. E’ meravigliata la parlamentare del Movimento 5 Stelle reggino Federica Dieni a fronte della sua richiesta di approfondimenti formalizzata al prefetto a seguito rinvenimento, tra giugno e luglio, di percentuali più alte del limite consentito di tetracloroetene e tricloroetilene nell’acqua destinata all’uso umano nel quartiere Acciarello di Villa San Giovanni.
“Viene da pensare” continua la deputata “che il sindaco abbia la coda di paglia, dato che io non gli ho attribuito alcuna responsabilità specifica. Mi sono limitata a presentare un esposto al Prefetto per esporre i fatti, chiedere se vi siano state omissioni e soprattutto accertare le cause di un rischio che potrebbe portare a serie ricadute sulla salute dei cittadini. A quanto mi risulta il Comune si è limitato a chiudere i pozzi e a chiedere un aumento della fornitura di Sorical s.p.a.. La questione invece non va presa alla leggera: un recente studio ha dimostrato, ad esempio, come il tetracloroetilene possa portare, nei primi tre mesi di gravidanza ad aborti spontanei e a malformazioni del feto. Il sindaco non lo ritiene forse un rischio?”
“Vi è inoltre un ulteriore elemento di dubbio che vorrei fosse chiarito e per questo motivo mi sono rivolta al Prefetto”, spiega la parlamentare. “Visto che anche l’Asp si è presa il disturbo di diramare un comunicato stampa in cui – non vi erano dubbi a riguardo – difende il suo operato, c’è una parte che ci lascia perplessi e che cito: il prelievo del 25.03.2015 “ha presentato un range di valutazione incerto che comunque l’ARPACAL ha ritenuto conforme […] Cionondimeno, il Servizio di Igiene ha programmato una nuova campionatura che tuttavia non è stata effettuata in quanto, dalla verifica delle schede tecniche del Comune di Villa S.G., il Pozzo Polinca è risultato fuori servizio dal mese di maggio. Ripristinata la funzionalità in data 5.6.2015 l’ASP eseguiva una campionatura il 10.6.2015 il cui esito, per la prima volta, ha evidenziato difformità rispetto ai parametri”. Questo salto temporale in cui “era previsto” il prelievo ma non è stato compiuto perché il pozzo Polinca “era fuori servizio” è quello che desta in noi la maggiore preoccupazione perché dimostra come il sistema dei controlli possa avere delle falle.”
“Nessun allarmismo quindi” conclude la parlamentare, “ma semplice attenzione verso i fatti. E credo che il sindaco Messina, se davvero volesse fare un servizio alla cittadinanza sosterrebbe questa richiesta di chiarimenti e cercherebbe, per quanto di sua competenza, di darvi seguito. Ricordando peraltro che non si tratta di una sterile polemica politica, ma dell’appello di molti abitanti di Villa San Giovanni di cui mi sono semplicemente fatta portavoce.”
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