VILLA SAN GIOVANNI – Sono partiti gli interventi per la posa della condotta sottomarina (lunga 120 metri) a servizio del depuratore comunale. Si tratta della fase conclusiva dell’operazione di restyling del sistema depurativo realizzata negli ultimi anni dall’impresa Calgeco Srl, aggiudicatrice dell’appalto oggetto di finanziamento regionale nell’era Scopelliti. Ad annunciare l’avvio dei lavori, ieri mattina a palazzo “San Giovanni”, il sindaco Antonio Messina, il vicesindaco con deleghe ai Lavori Pubblici e Turismo Giovanni Siclari, l’assessore ai Servizi Esterni Lorenzo Micari, l’assessore al Decreto Emergenza Rocco Cassone e l’ingegnere Barbaro per la Calgeco. Proprio dall’impresa esecutrice dei lavori sono arrivati alcuni chiarimenti sull’attuale situazione delle acque di Pezzo, in corrispondenza dell’impianto di depurazione. Puntualizzazioni ribadite dal sindaco Messina: «Scarichi a mare non ce ne sono. L’acqua esce già depurata. I valori sono entro i limiti. Tutti gli impianti di sollevamento di Villa sono a posto, l’unico da sistemare resta quello in via Riviera». E allora a cosa si deve il divieto di balneazione a Punta Pezzo? Ebbene, i motivi sono decisamente diversi dagli scorsi anni. Se prima il provvedimento era necessario per il non funzionamento del depuratore, oggi l’unica ragione che lo tiene in vita è appunto la persistenza dell’area di cantiere per l’ultimazione dei lavori. Il grosso è stato fatto e, con la posa della condotta sottomarina, opera che è stata avviata dopo aver avuto in consegna dalla Capitaneria la zona demaniale marittima interessata, sarà finalmente possibile revocare il divieto. «I lavori per la posa della condotta sottomarina – ha dichiarato soddisfatto l’assessore ai Servizi Esterni Lorenzo Micari – ci consentiranno di restituire alla città un tratto di costa fondamentale per lo sviluppo del nostro water front. L’opera ha una notevole valenza ambientale per tutta la città ed i lavori dureranno dai 45 a 60 giorni. Attualmente si stanno svolgendo sulla spiaggia perché stiamo attendendo la fine dell’attività istruttoria da parte della Capitaneria che si concluderà con l’ordinanza di interdizione dell’area alla navigazione. Il nostro impianto di depurazione, infatti, è adeguato alla normativa vigente. Oggi l’area è interdetta alla navigazione perché è zona di cantiere. Al termine dei lavori, quel tratto di mare sarà restituito alla città». fra.me.
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