Apprendiamo con sconcerto la notizia della pubblicazione di un bando, il 30 giugno u.s., mediante il quale Ferrovie della Calabria intende appaltare i lavori per la demolizione del ponte sulla ferrovia ricadente nel tratto eufemiese della dismessa “tratta a scartamento ridotto” Gioia Tauro – Sinopoli/San Procopio. Un’operazione che Italia Nostra e l’Associazione Ferrovie in Calabria Gruppo Ferrovie Storiche hanno correttamente definito “svendita”, atteso che la vendita del materiale ferroso del ponte, detratti i costi di demolizione, porterebbe nelle casse di FdC 3-4.000 euro.
Ma al di là dell’aspetto economico, che pure contiene caratteri di assurdità, ciò che più amareggia è la logica aberrante che spinge a passare come un rullo compressore su storie e identità. Il ponte sulla ferrovia ha rappresentato per settant’anni (fino alla dismissione della tratta, nel 1997) la speranza di un futuro diverso e migliore per gli studenti che ne hanno usufruito per recarsi presso istituti scolastici superiori di Palmi o Gioia Tauro e per i tanti emigranti che da Sant’Eufemia, attraverso poi la stazione di Gioia Tauro, hanno intrapreso la strada per il Nord, all’inseguimento di un sogno e della possibilità di un lavoro qui negato.
Un “un pezzo di memoria storica e di archeologia industriale”, la cui immagine non a caso – da quasi 20 anni fa – è il logo dell’Associazione Turistica Pro Loco di Sant’Eufemia, mentre il titolare della ditta che ne eseguì la costruzione, Giacomo Chiuminatto, è addirittura finito nel titolo di un libro che ricostruisce “strade e storie di Sant’Eufemia d’Aspromonte”.
Sarebbe invece auspicabile un recupero delle vecchie tratte ferroviarie nell’ambito di un’attività di valorizzazione del patrimonio paesaggistico e naturalistico dei comuni dell’interno, già da troppi anni sottoposti a un progressivo fenomeno di spopolamento e isolamento, come peraltro testimonia la scellerata decisione di Anas di sopprimere lo svincolo autostradale di Sant’Eufemia d’Aspromonte, al termine di una vicenda mai del tutto chiarita.
Il circolo del Pd di Sant’Eufemia si opporrà con tutte le sue forze alla realizzazione di un progetto umiliante e senza senso, incominciando con il promuovere, nei prossimi giorni, una raccolta di firme che scongiuri la perpetrazione dell’ennesima violenza alla storia della comunità eufemiese.
Domenico Forgione
Segretario del Circolo Pd “Sandro Pertini” – Sant’Eufemia d’Aspromonte
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