Dimissioni Occhiuto e sanità al collasso, il dott. Oriente: «Qualcuno dovrà pagare per i tanti morti»

5 Agosto 2025
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Le dimissioni di Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e commissario alla sanità pro tempore, scuotono ancora una volta il già fragile sistema sanitario calabrese.

Tra le voci più critiche, si leva quella del dottore Salvatore Oriente, ex medico di medicina generale e oncologo ambulatoriale a Melito Porto Salvo, che con una dura nota ha voluto riportare l’attenzione su anni di gestione sanitaria definita fallimentare.

«Volevo fare una riflessione su chi ci ha governato tanti anni millantando traguardi mai raggiunti specie in sanità!» esordisce il medico, ricordando un episodio emblematico avvenuto nell’ottobre 2021.

In quella circostanza, Oriente aveva denunciato pubblicamente il decesso di una donna, vittima di un infarto, dopo un grave ritardo nell’arrivo dell’ambulanza del 118. Un gesto che gli costò un procedimento disciplinare da parte dell’Ordine dei medici, poi archiviato.

«Ricordo a me stesso quando a fine ottobre del 2021, dopo la mia denuncia per la morte di una donna in seguito al ritardato arrivo dell’ambulanza 118 che mi costò pure un procedimento vessatorio da parte del mio ordine dei medici, ritirato dopo 2 anni per la forza datami dal Procuratore antimafia dr Bombardieri che aveva seguito il caso e che non trovò nulla da eccepire sul mio operato (mi ero recato alle 2.00 di mattina da una infartuata!)», scrive Oriente, rivendicando il proprio impegno.

Secondo Oriente, le promesse fatte allora da Occhiuto sono rimaste lettera morta. «Ebbene, all’indomani del fatto che suscitò al momento tanta rabbia, il fu presidente/commissario giurò: “mai più ambulanze senza medici ed in ritardo”! Falso».

Le sue parole risuonano come un atto d’accusa diretto: lutti evitabili, carenze sistemiche e un immobilismo istituzionale che, denuncia Oriente, non ha fatto altro che aggravare la situazione. A sostegno delle sue affermazioni, cita un altro tragico caso recente: «Da allora i lutti si sono susseguiti e sino all’altro giorno una bimba di soli 11 anni è deceduta dopo 2 ore di attesa per il trasporto in ospedale!».

La richiesta di giustizia è esplicita e severa: «Che la Magistratura faccia il suo corso, ma qualcuno dovrà pagare per i tanti morti».

Le dimissioni di Occhiuto, arrivate in un momento di profondo malcontento popolare e sanitario, aprono ora una nuova fase di incertezza per la Calabria.

Nel frattempo, la voce dei medici e dei cittadini continua a farsi sentire, chiedendo non solo giustizia, ma anche un cambiamento radicale e non più rimandabile. (Francesca Meduri)

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