VILLA SAN GIOVANNI – Arrivano le considerazioni del segretario del Pd locale Enzo Musolino sulla recentissima riunione della Commissione Territorio che ha visto la presenza di alcuni tecnici della società Stretto di Messina.
«Ora è chiaro perché sono state privilegiate le interlocuzioni solo con i livelli apicali, perché si è cercato di sottrarre spazio alle Commissioni, ai Consigli Comunali, perché è stato eliminato – per decreto – il dibattito pubblico: non ci sono veri dati tecnici da esporre, nessuna reale novità, si naviga al buio».
«Ecco cosa è emerso in Commissione Territorio il sei maggio, nell’ audizione degli esperti di Stretto di Messina Spa: si comprende che ci si affanna per ottenere – durante la costruzione del Ponte – almeno un minimo di vivibilità necessaria: tutta la Città sarà stravolta, saremo coinvolti in lavori estremamente pervasivi e impattanti; sulle “opere preliminari e compensative” la Società Stretto di Messina si sottrae: è materia del Ministero delle Infrastrutture e del Cipess, nell’interlocuzione politica con gli Enti Locali; nulla è deciso, né garantito. A loro interessa solo partire con il Ponte; le c.d “opere anticipate”, quelle per eliminare le Interferenze con il cantiere vero e proprio, dureranno 18 mesi; mesi in cui, progressivamente, verranno occupate le aree, realizzati gli espropri: ora le famiglie “condannate” da Salvini e da Meloni conoscono la tempistica della loro pena».
E ancora: «Viene sbandierata una fantomatica “pista di cantiere” per evitare di intralciare la viabilità ordinaria cittadina ma, approfondendo, si capisce che è una pista interna al cantiere; e fuori dal cantiere? In città? Come impatterà il traffico pesante da e per le aree di lavoro? Nessuno lo ha spiegato; il Lungomare non sarà più tale: sovrappassi e cavalcavia, funzionali ai mezzi di cantiere, prevedono diverse pendenze, non ci sarà una via marina come la intendiamo ora; appare debole la previsione ottimistica di mantenere la “continuità territoriale” all’interno di Villa: sembra invece certificato l’isolamento sostanziale di Cannitello, Porticello, Ferrito; sull’approvvigionamento idrico, sulle concrete modalità per realizzare l’autonomia idrica del Cantiere non ci sono elementi di dettaglio e, come al solito, è tutto rinviato alla fase esecutiva, a lavori iniziati».
«Ci sono però alcuni dati – prosegue Musolino – a cui appigliarsi per “fede”: dobbiamo sperare che piova e che si possano utilizzare gli scoli delle costruende gallerie (non è uno scherzo) ed ancora, la Società Stretto di Messina parte da un dato certo e inoppugnabile: Villa ha una richiesta d’acqua oggi totalmente soddisfatta! A nulla sono serviti i mormorii sommessi provenienti dalla gente in ascolto, né gli interventi di qualche consigliere; a loro hanno detto così e così è. Si tratta solo, quindi, di non corrompere questo “paradiso” attuale (nessuno evidentemente li ha informati correttamente sulle chiusure programmate e sui quartieri a secco da mesi) e di realizzare nuovi pozzi – ma non il dissalatore – e di ampliare l’attuale depuratore e costruirne un altro a Porticello (con buona pace della vocazione turistica) per trattare le acque reflue, purificare il prezioso scarto e riportarlo al grande cantiere. Ma, attenzione, sulla localizzazione si può ancora trattare, c’è ancora tempo, è tutto rinviabile alla fase esecutiva, con un mantra che è sempre lo stesso: fateci partire e sistemeremo tutto in corso d’opera; i progetti e le schede attuali contano ma fino ad un certo punto».
«Il quadro è questo, poco altro», sentenzia Musolino segnalando, inoltre, «che tutti i consiglieri, con varie sfumature, al termine della relazione si sono detti “preoccupati” ed è un buon segno, un progresso! Negli ultimi tre anni abbiamo avuto anche quelli più o meno indifferenti, quelli che non ci credevano davvero, quelli fatalisti e quelli che – per non disturbare i manovratori – ci invitavano a non inquietare i cittadini con le nostre iniziative e i dibattiti. Questo è lo stato dell’arte e le parti in commedia ci sono tutte, spettatori compresi: il pubblico composto e ammutolito dei villesi».
Musolino ha continuato a parlare di Ponte anche oggi: «Ciucci interviene oggi “a sorpresa” a Villa durante il Consiglio Comunale. Non quando ci sono i cittadini, non con i tecnici in Commissione, non per rispondere alle tante critiche, ma come piace a lui… in sordina, senza troppo rumore. Pare che abbia annunciato la prossima approvazione al Cipess, i cantieri in estate, e che abbia chiesto collaborazione. Aldo Capitini – il padre della Nonviolenza italiana – praticava, invece, la “Noncollaborazione” con il male. Che faranno i villesi?».
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