Crisi idrica a Villa, il Comune chiude i rubinetti a Caronte&Tourist

22 Novembre 2024
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VILLA SAN GIOVANNI – Acqua, il Comune chiude i rubinetti a Caronte&Tourist. Dopo l’annuncio sull’avvio dei lavori per l’utilizzo in via esclusiva della risorsa idrica del pozzo di via giudice Scopelliti per la comunità di Villa San Giovanni, l’esecutivo guidato dalla sindaca Giusy Caminiti ha revocato la delibera e la convenzione in forza delle quali la società di navigazione utilizzava – in via gratuita e non esclusiva – proprio il serbatoio di via giudice Scopelliti.

L’accordo tra l’ente villese e il colosso dei traghetti era stato firmato il 10 dicembre 2015, con decorrenza decennale. Ma l’attuale compagine di governo, intervenendo su quanto suggellato dall’allora amministrazione Messina, eletta il 31 maggio 2015, l’ha annullato appunto in anticipo, senza rispettare, seppur con i dovuti richiami alle norme in materia, la scadenza fissata il 10 dicembre 2025.

Nel dare il placet alla revoca della delibera e della convenzione del 2015, Caminiti&Co hanno intanto evidenziato che le stesse «non sono state sottoposte al vaglio del Consiglio comunale pur comportando un impegno pluriennale», procedendo quindi a illustrare le ragioni che hanno determinato la decisione.

Ragioni che stanno tutte nella situazione di emergenza e criticità che, da qualche mese a questa parte, tra siccità persistente e reti idriche vetuste, si è creata nella provincia reggina e non solo, col rischio di gravi ripercussioni sulla vita sociale, economica e produttiva, nonché di grave pregiudizio per la sanità e l’igiene pubblica.

Uno scenario che ha favorito «l’adozione delle prime misure urgenti anche allo scopo di scongiurare, nell’immediato, l’interruzione del servizio idrico, tra cui l’approvvigionamento idrico con servizio di autobotti e l’acquisto di serbatoi, interconnessioni tra sistemi acquedottistici, nonché la realizzazione di nuovi pozzi per l’adduzione e il prelievo della risorsa idrica».

Ed è infatti in tale direzione che l’amministrazione Caminiti ha inteso muoversi, partendo dalla realizzazione dell’adduzione diretta dell’acqua potabile dal pozzo di via giudice Scopelliti al serbatoio di via Roma, «ad utilizzo esclusivo dell’ente, nell’interesse pubblico, a tutela della sanità e l’igiene pubblica». Rispetto al 2015, dunque, è intervenuto un «interesse pubblico superiore» che rende necessari i lavori in questione (affidati alla ditta reggina Edilcourt srl), come peraltro dimostrato dal riconoscimento di un finanziamento regionale di 85 mila euro (nell’ambito delle misure straordinarie di Protezione civile) che ne consentirà appunto la realizzazione.

FONTE: Francesca Meduri – Il Quotidiano del Sud 22 novembre 2024

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