VILLA SAN GIOVANNI – Scoppia la polemica attorno allo stadio “Santoro”. Ad accendere la miccia è il consigliere di minoranza Domenico De Marco, che per l’ennesima volta torna sull’argomento approfittando dell’avvio dei campionati di calcio.
«La nostra Città è ancora impreparata ad accogliere le attività agonistiche nel proprio impianto sportivo comunale a causa di un ritardo dell’azione amministrativa che, usando un termine calcistico visto il tema trattato, rilega questo governo locale “in panchina” per le magre figure sino ad oggi fatte anche nell’ambito dell’impiantistica sportiva», esordisce De Marco.
«In tal senso – scrive De Marco – voglio ancora dare uno spiraglio a questa amministrazione che sarebbe da considerare retrocessa in tutti i sensi se non fosse altro per le risposte, senza concreto riscontro ad oggi, ricevute da parte del sindaco e del consigliere delegato allo sport sui continui rinvii rispetto a promesse di intervento e possibili soluzioni che non trovano seguito nei risultati attuali e nell’ambito dell’azione amministrativa. In sintesi anche quest’anno non si potrà utilizzare lo Stadio Comunale per poter svolgere ed assistere ad attività calcistiche agonistiche con la recriminazione che in molti comuni della Città Metropolitana si è lavorato per dare avvio a nuovi impianti sportivi o rendere sicuri quelli già esistenti».
«Ed a pagare questa situazione di totale stallo – osserva amaro De Marco – sono i cittadini e gli sportivi villesi ed i tanti bambini che potranno utilizzare l’impianto per le attività di allenamento settimanale ma non per altro».
«Una carenza di programmazione da parte dell’Amministrazione Caminiti che anche in questo settore – ammonisce De Marco – sta deludendo oltremodo la cittadinanza villese e soprattutto gli appassionati sportivi che sono stanchi di continui rinvii e di spiegazioni alle quali non seguono azioni concrete. E nel mentre viviamo positivamente la richiesta dell’utilizzo dello Stadio Comunale solo per attività di allenamento settimanale da parte di altre associazioni sportive non appartenenti al territorio villese, questo aumenta ancor di più il nostro rammarico nel pensare cosa sarebbe stato se ci fosse stata una reale azione incisiva e risolutiva della problematica dell’impiantistica sportiva a tre anni dall’insediamento dell’Amministrazione Caminiti».
«Ci auguriamo – si avvia a conclusione De Marco – che di tale situazione non vengano danneggiate le associazioni villesi perché al danno si aggiungerebbe al beffa di vedersi ridurre le ore a discapito di associazioni non del territorio, alle quale da uomo di sport riconosco il massimo valore per l’attività svolta ma al tempo stesso da consigliere comunale villese devo chiedere all’Amministrazione Comunale di regolamentare al meglio l’uso dei pochi spazi e impianti sportivi al fine di evitare nocumento alle associazioni del territorio alle quale va riconosciuta la corretta preferenza così come avviene in tutti i Comuni d’Italia».
«Chiedo ancora una volta, per l’ennesima volta, all’Amministrazione Comunale – termina De Marco – di imprimere una reale accelerazione di tutti quei processi burocratici ed amministrativi che stanno impedendo e rallentando l’utilizzo in modo agonistico dello stadio Comunale Santoro al fine di una reale ripresa delle attività delle tantissime associazioni del territorio che meritano una corretta valorizzazione del loro operato tra “le mura domestiche” e non essere girovaghi negli impianti di altri Comuni limitrofi».
La replica dell’Amministrazione Caminiti
«Sarebbe bastato che il consigliere di minoranza Domenico De Marco conoscesse delibere di consiglio comunale e di giunta per evitare di porre questioni, sullo stadio Santoro, che non esistono o di fare appello a quest’amministrazione per decisioni già assunte!
L’amministrazione ha programmato la riapertura del Santoro con l’approvazione del bilancio di previsione 2024, con un capitolo di spesa ad hoc per lavori di 35mila euro (ma la minoranza non ha inteso partecipare neppure alla discussione consiliare di quel bilancio); la giunta con la delibera 202 del 30 agosto 2024 ha dato indirizzo al settore patrimonio e al settore lavori pubblici, ciascuno per le sue competenze, di attivarsi per la riapertura dello stadio e di redigere il regolamento per l’utilizzo degli impianti sportivi tenendo conto di una serie di principi posti in scala “gerarchica”, primo fra tutto la continuità e la rappresentatività territoriale.
Quindi può dormire sonni tranquilli il consigliere azzurro, perché le associazioni sportive cittadine svolgono tutte le loro attività negli impianti villesi.
La politica, peraltro, cerca soluzioni e noi di soluzioni (a questo come ad altre questioni incresciose e totalmente disordinate ereditate), nonostante il consigliere le abbia annunciate, non ne abbiamo avute. Del resto è sua la celebre espressione risalente all’ottobre 2022 proprio con riferimento agli impianti sportivi “il problema è vostro”, come se non fosse dell’intera Città.
Noi le azioni le abbiamo messe in campo e anche comunicate, per cui ogni accusa mossa la restituiamo al mittente: dallo sgombero alle analisi strutturali del “Santoro” e alla conseguente nuova ordinanza di utilizzo degli spazi (che ha consentito l’accesso carraio); alla delibera di giunta n. 202 del 30/08/2024; alla ricostruzione di progetti, atti e documenti “smarriti”.
“Dal primo momento il problema Santoro – spiega il consigliere delegato Giuseppe Cotroneo – è stato messo tra le priorità di quest’amministrazione, perché crediamo fortemente che il senso di appartenenza, il senso di comunità e l’attaccamento alla nostra terra passa anche dallo sport e dai valori che esso trasferisce ai giovani atleti.
Aver dato indirizzo al settore competente di redigere un regolamento per l’utilizzo degli impianti sportivi che detta come prioritarie la continuità e la territorialità ha una precisa ragione: se l’attività calcistica cittadina ha resistito anche in condizioni peggiori di quelle attuali, lo dobbiamo solo a quelle società che non hanno mollato e che meritano sicuramente di più!”.
Servivano i documenti per stabilire i lavori da fare per la riapertura dello stadio anche alle attività agonistiche: solo la settimana scorsa abbiamo chiuso il cerchio reperendo carte e atti (già consegnati ma misteriosamente irreperibili nei nostri uffici ed archivi!) che permetteranno di poter spendere i 35.000,00 € messi a bilancio.
L’unica cosa importante è quella che stiamo per valorizzare un impianto che non solo ha subito danni materiali (come l’incendio del quadro elettrico, evento che da parte del consigliere De Marco non ha meritato nemmeno una parola), ma anche mancanze da parte di una politica senza visione e senza alcun amore per la città».
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