VILLA SAN GIOVANNI – Il sindaco, la giunta e il gruppo consiliare “Città in Movimento” fanno chiarezza sul caso migranti all’hotel de la Ville, denunciato pubblicamente da “IdeAzione villese”.
«Quest’amministrazione comunale non ha dato alcun assenso perché sia l’hotel de la Ville ad ospitare i migranti, non ne è stata informata nè in fase di bando nè in fase di contrattazione privata tra la cooperativa e il commissario giudiziale della struttura, non è stata richiesta alcuna autorizzazione per l’immobile: chi ha creato il “caso Hotel de la Ville” ha inteso strumentalizzare una drammatica situazione di accoglienza umanitaria contro l’amministrazione comunale, che nulla ha a che vedere con le scelte sin qui assunte».
«Oggi pomeriggio (26 settembre) su nostra richiesta siamo stati ricevuti dal Prefetto dottoressa Vaccaro, la quale nel rimarcare la necessità di dover garantire i posti letto in caso di un’emergenza che al momento non c’è e non è prevista, ci ha rassicurati sulla totale infondatezza delle notizie circolate in questi giorni circa l’arrivo di centinaia di migranti in Città. I numeri (se dovessero essere!) si attesterebbero su poche unità. Il Prefetto ha compreso l’importanza che ha l’hotel de la Ville per la nostra Citta e ci ha assicurato che questo possibile utilizzo dell’immobile non ostacolerà in alcun modo le intenzioni di valorizzazione dell’amministrazione comunale».
«Quest’amministrazione ha sempre sostenuto un modello diverso di accoglienza, fatto di piccoli numeri di migranti destinatari di progetti personalizzati, che mirino all’indipendenza e che garantiscano integrazione lavorativa e sociale ed autonomia economica. Ci siamo confrontati su questo con il prefetto, cui abbiamo chiesto e da cui abbiamo avuto massima disponibilità ad essere ricevuti assieme alle forze politiche e sociali, alle associazioni di volontariato che da sempre hanno contraddistinto con il loro operato la nostra Città come Città dell’accoglienza, anche e nonostante abbia subito gli effetti traumatizzanti della gestione dei migranti all’hotel Plaza dal 28 ottobre 2016 al 31 dicembre 2017».
«Quelle scene sono ben rimaste impresse nella memoria di tutti e confermano come non sia quello il modello di accoglienza e integrazione che quest’amministrazione e questa comunità vogliono per i migranti e per i cittadini».
«Serve chiarire i termini della questione: una cooperativa in funzione di un bando della Prefettura di Reggio Calabria ha concluso un contratto privato di locazione con il commissario liquidatore della società proprietaria dell’Hotel de la Ville, giusto provvedimento autorizzativo del giudice delegato. Non è il Comune a dover approvare la struttura per “uso esclusivo di accoglienza migranti”: l’ente vigilerà in toto e su ogni singolo aspetto di competenza comunale».
«La situazione è ben diversa da quella determinatasi nel 2016 – spesso invocata in questi giorni – perché allora la gestione del centro al Plaza per i primi mesi è stata tutta del Comune, che se ne è preso carico con la firma di una convenzione, una delibera di giunta e un’ordinanza sindacale: da ciò la richiesta danni da parte della proprietà del Plaza di oltre due milioni di euro anche al comune di Villa San Giovanni».
«Ciascuno si assuma la responsabilità politica e amministrativa di ciò che ha deciso e degli effetti che ha prodotto: nel 2016 devastanti per i migranti, nefasti per una storica struttura alberghiera che ha chiuso i battenti, più che negativi dal punto di vista sociale, economico e turistico per la nostra Città».
«Noi dal canto nostro continueremo a dire che questa forma di accoglienza non va bene né per i migranti né per i villesi e cercheremo di governare il fenomeno migratorio con un’adeguata politica cittadina».
«Del resto la nostra idea per l’Hotel de la Ville è stata la stessa che i cittadini chiedono oggi a mezzo social: destinarlo all’istituto alberghiero sia per le attività didattiche sia per la ristorazione e il servizio ricettivo. Il 25 settembre 2023 abbiamo chiesto direttamente al ministro Valditara un finanziamento a tal fine. Non avendo avuto esito positivo, abbiamo interpellato il sindaco metropolitano Falcomatà che nei prossimi giorni effettuerà con noi e con i tecnici (ovviamente alla presenza del commissario liquidatore) un sopralluogo per verificare la possibilità da noi prospettata e che ha già accolto il favore della politica metropolitana. Avremmo preferito dirlo più avanti per evitare speculazioni, ma la tensione di questi giorni ci ha indotto a darne notizia. Renderemo conto alla Città passo passo di quanto si deciderà e dei tempi di possibile realizzazione».
«Ai villesi chiediamo di non cadere nel tranello di chi oggi ha il solo obiettivo di mettere gli uni contro gli altri e di dividere una comunità che a piccoli passi si sta ricostituendo; di non cedere alle strumentalizzazioni di parte che, peraltro, rendono vittime solo i più deboli. Nelle sedi opportune continueremo a rappresentare le istanze della nostra Città».
La denuncia di “IdeAazione villese”
«Villa non deve essere svenduta per nessun business dell’accoglienza». Così nei giorni scorsi “IdeAzione villese”, in relazione alla presunta trasformazione dell’Hotel de la Ville in centro di accoglienza per immigrati clandestini. La questione era già stata sollevata circa tre mesi fa dal consigliere Marco Santoro, al quale la sindaca Giusy Caminiti aveva poi risposto di non saperne nulla. Ma “IdeAzione villese” ha rilanciato a gran voce l’indiscrezione: «Da voci che circolano da mesi, ora giunte a conferma, una cooperativa e/o società del terzo settore – ha fato sapere il movimento su Facebook, con tanto di immagini dell’installazione del contatore di cantiere – sta provvedendo ad adeguare i primi 3 piani dell’Hotel per far risiedere oltre 150 immigrati. Così sarà ridotto uno dei fiori all’occhiello di Villa. Il business dell’accoglienza porta nelle tasche delle cooperative da 35 a 40 euro ad immigrato al giorno, quindi immaginate quale interesse economico ci può essere in operazioni simili. Tutto a discapito del territorio e della sicurezza dei cittadini».
“IdeAzione villese”ha poi puntualizzato: «Nessuno è contrario ad accogliere immigrati, ma non sulla pelle della città e con un’operazione spropositata e deleteria. In una piccola città come Villa, con appena 13.000 residenti, ci sarà un problema di ordine e sicurezza pubblica. Altro che San Ferdinando e Rosarno».
L’allarme riguarda soprattutto i quartieri di Acciarello e Villa centro: «Saranno territori a rischio», ha proseguito “IdeAzione villese” evidenziando, tra le altre cose, che in zona hanno sede il liceo “Nostro”, il parco Robinson e diverse attività commerciali.
A preoccupare è, dunque, l’elevato numero di immigrati che occuperebbero stabilmente l’Hotel, tanto che “IdeAzione villese” ha parlato di «un’invasione forzata, che sconvolgerebbe l’equilibrio demografico. Una piccola realtà come Villa non potrà assorbire indenne l’arrivo di oltre 150 immigrati».
Al di là della competenza istituzionale inerente all’iniziativa di accoglienza, “IdeAzione villese” ha rimarcato il ruolo del Comune sulle autorizzazioni di natura urbanistica, edilizia e sismica, incalzandolo a verificare alcune presunte irregolarità. Pressing anche sui cinque consiglieri di minoranza, affinché attuino «tutte le azioni per fermare questo scempio, coinvolgendo partiti politici, associazioni, movimenti e comitati». Stesso invito per Giusy Caminiti: «Se davvero non sa, significa che non è adeguata al ruolo che sta ricoprendo e si deve dimettere; se, invece, sa, deve in tutti i modi difendere la propria città e organizzare qualunque azione e forma di protesta».
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