VILLA SAN GIOVANNI – «Il documento “unanime” che dà ragione alle Destre al Governo». Così il segretario dem Enzo Musolino dopo l’approvazione, da parte di maggioranza e minoranza, del documento di sintesi del piano strategico di Villa San Giovanni, anche in ottica Ponte sullo Stretto.
«Un grande successo tattico per Marco Santoro, Domenico De Marco e Rocco La Valle», provoca Musolino confermando, di fatto, gli “inciuci” tra maggioranza e opposizione in relazione all’opera tra le due sponde dello Stretto.
«I “No Ponte” in Consiglio – ammonisce Musolino – vanno in soffitta e si affermano i “Si Ponte” alle prese con i “preliminari” funzionali all’Opera. Forza Italia, infatti, riesce ad incassare l’unanimità sulla proposta di “opere compensative” al Ponte, annullando i lunghi mesi nei quali sono emerse solo le carenze e i limiti del “progetto che non c’è».
«Un giorno triste per Villa – spiega il segretario del Pd – perché il documento “unanime” del Consiglio non tiene davvero conto delle enormi criticità sorgenti dall’iter predisposto, dell’inutilità di una Conferenza dei Servizi che si pronuncia su carte vecchie, obsolete, carenti. Altrimenti si sarebbe chiesta la ragione di questo “vuoto” ed invece, come se il Ponte fosse ineluttabile, ci si esercita retoricamente sulle opere da fare prima, nel mentre e dopo, quando si sa bene che a Salvini, alla Stretto di Messina Spa, a WeBuild, interessa solo cominciare, cantierizzare Villa, dar vita allo “spezzatino” di ecomostri funzionali ad un Ponte privo di studi seri sui materiali, sul rischio sismico, sulla forza dei venti».
«E che c’entra poi il Porto a Sud di Villa con il Ponte sullo Stretto?», domanda Musolino sostenendo, quindi, che il porto a sud «non è opera strumentale al Ponte, il Porto a Sud è l’alternativa reale, concreta, vitale, al Ponte sullo Stretto, è la necessità infrastrutturale di Villa!».
E ancora: «Della salute dei cittadini, poi, non importa a nessuno, men che meno dell’ambiente, del paesaggio, la cui lesione è documentata dalle censure della Commissione Via Vas. Che senso ha questa “unanimità”, questa capitolazione?».
«Si dovevano produrre “osservazioni” critiche al progetto, si poteva applicare il principio di precauzione, rinviando tutti gli interventi in attesa di chiarezza, ed invece si è deciso di inviare un documento dei “sogni”, barattando strade, reti idriche e fognarie (nostri diritti, livelli essenziali di vivibilità) con il “Si” al Ponte della Lega Nord. Chi avvantaggia questa fuga in avanti verso il baratro?»
«A livello territoriale – prevede Musolino – cercheranno di capitalizzarlo Forza Italia e Cannizzaro, a livello romano l’unanimità raggiunta sarà veicolata come la prova di una città non problematica, tranquilla, assopita, ordinata sotto la scure che la sta per colpire. Ciò che conta, è ormai evidente: gli interlocutori legittimati devono essere pochi e selezionati, le segrete stanze sempre più piccole… La Comunità estraniata».
«Giorno 16 luglio a Villa, a Piazza Valsesia, il “Contro G7” – conclude il segretario dem – affronterà anche questo tema essenziale, non più rinviabile. Di sicuro il Circolo PD di Villa chiederà conto di questo passaggio incomprensibile».
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