di CONSOLATA MAESANO
VILLA SAN GIOVANNI – Sembra siano piovute bombe impietose sul manto stradale della città che sorge in riva allo Stretto, a giudicare dai crateri che costellano l’asfalto villese e dalla loro rapida conversione in pozzanghere dopo pochi minuti di pioggia. Nelle strade villesi l’incuria e il pericolo si sorpassano a vicenda. Non che i pedoni siano più fortunati, a cercare – proprio come in un campo minato – di evitare erbacce, spazzatura, pavimentazione divelta, deiezioni canini e a sperare che gli scivoli e gli stessi marciapiedi non si siano trasformati in parcheggi per i comodi di turno. Si tratta di un dramma abbastanza datato, considerando che già un report degli stagisti del servizio civile dell’ufficio tecnico comunale del 2018 segnalava ad esempio che «la Via Nazionale, nel tratto compreso fra Via Giovanni Calì e l’incrocio con Via Zanotti Bianco, lamenta una situazione di parziale dissesto della pavimentazione dei marciapiedi, che si presentano non omogenei, con larghezza e altezza variabile e con la maggior parte dei tratti in cui i cordoli si trovano a quota zero; in alcuni punti i marciapiedi sono interrotti da pali di illuminazione»; inoltre «in vari punti di Viale Rocco La Russa le rampe di accesso solo in parte rispettano i requisiti minimi indicati dalla normativa in termini dimensionali».
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