‘Ndrangheta a Villa San Giovanni, 36 condanne e 9 assoluzioni nel processo d’appello dell’inchiesta “Sansone”

REGGIO CALABRIA – 36 condanne e 9 assoluzioni nel processo d’appello con rito abbreviato dell’inchiesta “Sansone”, contro leader e presunti affiliati delle cosche di ‘ndrangheta di Archi e di Villa San Giovanni e dintorni. Più di 250 anni di carcere, la metà degli oltre 500 inflitti in primo grado e poi richiesti anche dalla Procura generale, nella sentenza emessa ieri dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria. Rideterminate molte pene, ma confermato l’impianto accusatorio della Dda reggina. Ed è confermato il ruolo criminale di vertice della famiglia Bertuca nell’area di Villa: 30 anni di carcere per Pasquale (in continuazione con altre condanne); 18 anni per il fratello Vincenzo e 14 anni e 8 mesi per la sorella Felicia. E ancora: 16 anni per Alfio Liotta; 16 per Vincenzo Sottilaro; 14 per Domenico Zito; 9 anni e 8 mesi per Bruno Antonino Tegano; 14 anni per Domenico Condello (Micu u pacciu); 14 anni e 8 mesi per Santo Buda; 10 per Domenico Calabrese; 16 anni per Andrea Carmelo Vazzana; 4 anni e 4 mesi per il pentito Vincenzo Cristiano. Condanne pesanti anche per Angelo Benestare, Domenico Bonforte, Giovanni Malara, Domenico Condello (cl 72), Fortunato Laganà, Giacomo Latella, Attilio Cotroneo, Antonino Idone, Alberto Scarfone, Rocco Scarfone, Antonino Sottilaro, Lorenzo Sottilotta, Domenico Viglianisi. Pene minori per Antonio e Giovanni Oliveri, Sebastiano e Roberto Megale, Grazia Falcone, Giuseppe Vermiglio, Antonino Riniti, Antonino Plutino, Alessandro Idone, Giuseppe Scappatura, Andrea Palermo. Assoluzione per Carmelo Araniti, Michele Battaglia, Pietro Bertuca, Francesco Giustra, Giuseppe Marcianò, Renato Marra, Giuseppe Ripepi, Maria Caterina Romeo, Francesco Sottilaro. (f.m.)

Fonte: Il Quotidiano del Sud