di FRANCESCA MEDURI
È destinata a suscitare qualche malcontento la rimodulazione dei poliambulatori territoriali dell’Azienda sanitaria di Reggio Calabria nell’ambito delle misure legate all’emergenza coronavirus, comunicata ai direttori di distretto sanitario con disposizione di servizio numero 18005 del 3 aprile 2020 recante le firme della commissione straordinaria (Meloni-Ippolito-Giordano), del direttore amministrativo Daniele Costantino e del direttore sanitario aziendale Antonio Bray.
Distretto di Reggio Calabria: fortemente ridimensionato il poliambulatorio strategico di Villa San Giovanni
Secondo quanto si evince dal provvedimento dei vertici Asp, nei poliambulatori di San Roberto, Sant’Alessio, Cardeto, Motta San Giovanni, Saline Joniche, Villa San Giovanni, Chorio di San Lorenzo, Pellaro e Melito Porto Salvo Salvo è «prevista la temporanea sospensione delle attività dal primo aprile 2020 con presenza di una unità amministrativa ed una sanitaria per eventuali urgenze che verranno gestite in reperibilità». Restano, invece, «regolarmente aperti» Bagnara Calabra, Scilla, Gallico polo sud e la struttura Reggio nord.
Rappresenta sicuramente una sorpresa la temporanea sospensione delle attività del poliambulatorio villese, considerato il grosso bacino d’utenza che ricopre e la gran quantità di prestazioni che garantisce. Una “chiusura di fatto”, per la struttura di via Zanotti Bianco, che non sembra preoccupare più di tanto l’amministrazione comunale: «Ci siamo interfacciati con l’Asp – commenta il sindaco facente funzioni Maria Grazia Richichi – Villa non chiude, ma resta aperta con un sanitario e un amministrativo per raccogliere istanze di urgenza. Gli specialisti territoriali saranno disponibili per le urgenze. In questi giorni – conclude Richichi – a causa dell’emergenza Covid è stata registrata una scarsissima affluenza di utenti». Fatto sta che un polo sanitario strategico come quello di Villa è stato considerato alla stregua degli ambulatori dei piccoli centri montani.
Distretto tirrenico: sospensione attività in diversi centri della Piana di Gioia Tauro
Nei poliambulatori di Laureana di Borrello, Feroleto della Chiesa, Polistena, Delianuova e Cittanova – sempre stando alle disposizioni dei vertici Asp – è prevista la temporanea sospensione delle attività del primo aprile 2020 con presenza di una unità amministrativa e di una sanitaria per eventuali urgenze che verranno gestite in reperibilità. Restano invece regolarmente aperti Gioia Tauro, Oppido Mamertina, Taurianova, Rosarno e Palmi.
Distretto Ionico: sospensione attività a Roccella, a pieno regime Siderno
«Temporanea sospensione delle attività dal primo aprile 2020 con presenza di una unità amministrativa e di una sanitaria per eventuali urgenze che verranno gestiti in reperibilità» presso i poliambulatori di Bianco, Palizzi, Caulonia, Roccella Ionica e Bivongi. Gioiosa Ionica, Siderno, Monasterace, Bova, Bovalino e Brancaleone restano regolarmente aperti.
La rimodulazione dei poliambulatori dà il via alla ricollocazione del personale
«Il personale sanitario convenzionato operante nelle strutture sospese – secondo il provvedimento dei vertici Asp – viene ricollocato per effetto della presente disposizione ove possibile nelle strutture territorialmente più prossime al comune di residenza. Il direttore del distretto potrà anche proporre modelli assistenziali di telemedicina assicurando il consulto anche telefonico sia ai pazienti già prenotati sia ai Mmg e ai Pls. Per quanto riguarda il personale dipendente area medica e il personale del comparto – recita ancora il provvedimento – il direttore del distretto avrà cura di destinarli: quelli giudicati in esubero prioritariamente ricollocati nella sanità penitenziaria, farmacia, attività assistenziali covid-19; quelli non in esubero ricollocati nei poliambulatori sussistenti. La presente disposizione va progressivamente applicata con decorrenza a partire dal 5 aprile 2020 e opportunamente modulata mediante preavviso dell’utenza e monitoraggio continuo dei bisogni al fine di garantire equamente i Lea e la continuità assistenziale territoriale, ferma restando in ogni caso – termina il provvedimento – la preventiva informativa e il preventivo accordo con i sindaci dei comuni e con le competenti autorità locali».
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