VILLA. Pasticcio sul regolamento del molo. Aragona: «La maggioranza persevera nell’errore»

VILLA SAN GIOVANNI – «Ritengo opportuno precisare che, la presenza in Consiglio Comunale del sottoscritto, è stato frutto di piena condivisione di tutte le forze di minoranza consiliare, che ho avuto l’onore di rappresentare, al fine di garantire il numero legale utile per poter procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari. La scelta politica è chiara, restare all’opposizione per svolgere il ruolo politico assegnato, senza limitare la possibilità numerica della maggioranza di amministrare anche se ciò non determinerà alcuno dei risultati sperati e tanto attesi dalla città». Inizia così il comunicato stampa diffuso dal capogruppo di Impegno In Comune, Cristian Aragona, dopo il civico consesso di ieri sera. «In un momento di emergenza sanitaria dettata dal rischio epidemico dovuto al virus COD-19, che allarma l’intero Paese, e si espande su scala globale, in mancanza degli standard minimi di sicurezza, secondo le disposizione del DPCM del 04/03/2020, la maggioranza che impera nel Comune di Villa San Giovanni, celandosi dietro l’obbligo di procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari, ai sensi del regolamento entro il termine di 10 giorni, – continua Aragona – ha ritenuto di dover convocare un consiglio comunale, quello tenutosi in data 06/03/2020, che anziché assumere valenza politica, relativa al recupero di forze da parte della medesima maggioranza e limitarsi solo a questo, ha, invece, nel solco della continuità politica del fare tutto e nulla, inserito punti all’ordine del giorno, che avrebbe voluto deliberare, impossibili da discutere per mancanza di una corretta fase istruttoria. Ed invero, in data 02/03/2020 è stata notificata la convocazione del consiglio comunale; nella medesima data è pervenuto sms di convocazione della commissione Affari Generali, seguito il giorno successivo dall’invio di una mail indirizzata ai componenti della medesima commissione, da ritenersi una convocazione illegittima sia nella forma che nel merito essendo presieduta e composta da assessori che ai sensi degli artt.10 Statuto ed 11 Reg. Cons. “devono essere costituite da consiglieri ed il sindaco e gli assessori possono parteciparvi”; ancora è pervenuta una sorta di documento definito “Regolamento di utilizzo delle aree demaniali interne al Molo di sottoflutto” il cui contenuto oltre che essere sommario si palesava assolutamente lontano dalla esigenze primarie della cittadinanza. Ed infatti, ci teniamo a ricordare a quest’amministrazione – osserva Aragona – che il Piano Comunale Spiaggia sembra sia latitante nonostante gli incarichi affidati quasi due anni addietro; l’uso delle aree demaniali in via temporanea doveva servire per sopperire al problema dei posti barca per i cittadini diportisti Villesi ed invece sembra sia diventato l’iter di assegnazione definitivo del molo di sottoflutto. La mancanza di allegati ha determinato il sottoscritto ad esercitare accesso agli atti, volto ad acquisire tutta la documentazione utile e necessaria ad affrontare la tematica, documenti acquisiti grazie alla collaborazione dell’Ufficio Tecnico, in data 05/03/2020. Nelle more di acquisire la documentazione, sulla scorta del misero documento prodotto, ho iniziato ad interloquire con le associazioni di settore oltre che con la cittadinanza, cosi da apprendere che nessuno fosse a conoscenza della scelta dell’Amministrazione di approvare tale “Regolamento”. Infatti emerge dalla lettura del verbale di commissione che, grazie all’intervento dell’Ing. Foti, componente dell’Ufficio Tecnico, siano state apportate alcune iniziali modifiche al presunto “Regolamento” che nella medesima data veniva rimesso alle associazioni di settore ed alla Capitaneria di Porto per acquisire i relativi pareri e/o “contributi”, ovviamente con richiesta di rispondere entro le ore 12:00 del giorno successivo 06/03/2020. Alle ore 12:00 del 06/03/2020 agli atti del consiglio comunale ancora mancava la documentazione integrale relativa al punto che la maggioranza voleva portare in discussione e su cui voleva deliberare. Le associazioni interessate (Marinai d’Italia; Diportisti Villesi; Lega Navale Italiana) con comunicazioni rimesse a mezzo pec hanno comunicato che per il breve termine concesso non erano nelle condizioni di poter esprimere un parere. L’Ufficio della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, con nota prot. 6598 del 05/03/2020, ancor prima di ricevere la bozza del “Regolamento”, inviata dall’Amministrazione solo nel pomeriggio di giorno 05/03/2020, segnalava di aver appreso dalla stampa della probabile approvazione di un “Regolamento del porto” e richiedeva alcuni documenti oltre che segnalare in via preventiva alcune prescrizioni. Questa vicenda così come descritta – ammonisce Aragona – rappresenta la realtà e, purtroppo, il modo di agire di questa Amministrazione. Un modus operandi frettoloso, sempre a rincorrere qualche “esigenza” “emergenza” a tamponare errori del passato, commettendo però errori gravi anche nel presente. Amministrare cosi non è responsabile. I numeri sono necessari, ma andare sempre nella medesima direzione non ha giustificazioni. Inutile dire che “chi non fa non sbaglia”, perché nel nostro caso siamo di fronte a chi (la maggioranza) persevera nell’errore. Le dichiarazioni del sindaco f.f. lasciano il tempo che trovano: parla di dimissioni, ma non si è dimessa quando poteva consentire alla città di andare a nuove elezioni così come non l’hanno fatto i suoi colleghi di maggioranza; vuole azzerare la Giunta come se, così facendo, possa cambiare nulla. L’unica soluzione è cambiare direzione, cambiare modo di fare politica. Oggi più che mai serve una politica trasparente, partecipata da parte dei cittadini, una vera scelta civica – conclude Aragona – legata al territorio che decida le sorti del territorio».