VILLA SAN GIOVANNI – Torna libero il sindaco sospeso Giovanni Siclari, posto agli arresti domiciliari lo scorso 16 dicembre nell’ambito dell’operazione “Cenide” con l’accusa di corruzione. Lo ha stabilito oggi il Tribunale della Libertà (o del Riesame) di Reggio Calabria, decidendo sulla richiesta avanzata dai difensori di fiducia (avvocati Nico D’Ascola e Vincenzo Siclari) dell’indagato. Richiesta accolta parzialmente, come si legge nel dispositivo di ordinanza firmato poche ore fa dal presidente del Tdl Antonino Francesco Genovese che ha deliberato con i colleghi magistrati Carlo Bisceglia e Diletta Gobbo. I giudici hanno infatti sostituito la misura degli arresti domiciliari con quella del divieto di dimora nel comune di Villa San Giovanni, con la prescrizione «di non accedere al territorio del predetto comune senza l’autorizzazione del giudice che procede». Significa che, nonostante la riacquistata libertà, Siclari resta sospeso dalla carica di primo cittadino (sospensione decretata dalla Prefettura all’indomani dell’operazione “Cenide”) fino a nuovi sviluppi del percorso giudiziario. E significa che, nell’amministrazione villese, attualmente retta dal sindaco facente funzioni Maria Grazia Richichi, rimane il vuoto apertosi nelle scorse settimane con l’arresto di Siclari. Insomma, il grattacapo politico e il rischio di paralisi amministrativa – alla luce della chiusura dei gruppi di opposizione – continuano a tenere in sospeso le sorti della coalizione di governo. Coalizione che, allo stato attuale delle cose, non può approvare atti in consiglio comunale. Cosa succederà adesso? L’amministrazione Richichi se la sentirà di aspettare ancora? Nello specifico, si dovrebbe attendere l’appello all’odierna ordinanza del Tdl. A tal fine, i giudici hanno fissato in 45 giorni il termine per il deposito delle motivazioni della stessa ordinanza. Nelle more del deposito delle motivazioni (che può avvenire anche fuori termine) e considerando la successiva presentazione dell’appello, poi si dovrebbe ancora attendere per la decisione. Nel frattempo, come andrà avanti la squadra di governo? Troverà un punto d’incontro con la minoranza? Certamente, l’intero consiglio comunale dovrà nuovamente esprimersi sulla questione e assumersene la responsabilità davanti alla città. (Francesca Meduri)
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