CAMPO C. La Congrega di Sant’Antonio ripropone il concorso artistico “Campo di disegni”

di CONSOLATA MAESANO

CAMPO CALABRO – La Congrega di Sant’Antonio da Padova si dimostra ancora una volta un’imprescindibile stella polare del microcosmo cattolico e associazionistico campese: una realtà da sempre ancorata al territorio e particolarmente sensibile verso tutte le sue componenti. E, a conferma della costante attenzione sociale, la congrega propone la seconda edizione del concorso artistico “Campo di disegni- Campo Calabro e le sue tradizioni: racconta il tuo paese con un disegno”, promossa assieme all’istituto Comprensivo “Campo Calabro – San Roberto”. La competizione richiede ai giovani studenti la realizzazione di un disegno, tramite qualsiasi tecnica, che sappia rappresentare in maniera artistica e suggestiva il legame col proprio paese e col suo bagaglio tradizionale. Il concorso prevede due classi di concorso, una per la scuola primaria e una per quella secondaria; inoltre la partecipazione può essere singola o in gruppi, fino a quattro persone. Gli studenti della scuola di Campo avranno tempo fino al 1° giugno per consegnare presso la segreteria didattica il proprio elaborato. Lo step successivo sarà dunque la valutazione dei disegni da parte di un’apposita commissione, costituita da tre membri della congrega e da due artisti professionisti, assieme alla selezione di tre vincitori per categoria. In seguito, durante la sentita e partecipata festa di Sant’Antonio Da Padova (precisamente nella serata di sabato 7 luglio), avverrà la solenne premiazione dei tre vincitori per categoria, che riceveranno gli omaggi da parte degli sponsor. Seguirà altresì l’esposizione di tutte le opere d’arte partecipanti, presso l’auditorium della chiesa Santa Maria Maddalena di Campo Calabro. Il regolamento integrale è consultabile sul sito scolastico. Fondamentale, per la realizzazione del progetto, il sostegno dei insegnanti e della dirigente scolastica Maria Rosa Monterosso; assieme alla collaborazione dell’artista campese Rossella Marra, in arte “Rorò” e del geometra Giuseppe Sergi.