VILLA SAN GIOVANNI. Bilancio comunale, Gioè (M5S) rilancia il pericolo crack e bacchetta il commissario: «Impropria la sua discesa in campo»

13 Gennaio 2018
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VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato stampa del consigliere comunale M5S Milena Gioè: Troviamo impropria la discesa in campo del Commissario Prefettizio, in merito alla replica fatta alla consigliera del  M5S, pubblicata in Gazzetta del Sud il 10/01/2018. Il suo ruolo ha funzioni meramente amministrative, con il compito esclusivo di guidare l’Ente sino al rientro del Sindaco. Nessun addebito è stato mosso nei suoi confronti: l’articolo, dal taglio  prettamente politico, ha fatto luce sullo stato del bilancio e sul modo di operare delle precedenti amministrazioni  rispetto all’utilizzo dei fondi del Decreto Emergenza.

Il comunicato stampa della consigliera M5S, ha avuto come obiettivo quello di informare la cittadinanza sull’operato di chi ha governato Villa San Giovanni. Dal quadro delineato dall’ufficio finanziario, risulta chiara la “mala gestio” che ha portato in deficit il bilancio comunale.

Basta leggere con attenzione la nota dell’ufficio finanziario per comprendere come il Commissario abbia omesso, nella sua risposta, passaggi fondamentali.

L’affermazione che “gli otto milioni di euro dell’ex DPCM mai si sarebbero potuti impegnare o spendere se non per le opere del Decreto” è totalmente fuori luogo poiché nessun ha mai messo in dubbio tale assunto. Risulta pertanto lapalissiana, irrilevante e  fuorviante.

La Consigliera ha invece fatto proprie le argomentazioni evidenziate nella citata nota  (integralmente pubblicata nella pagina facebook), che sottolinea come il Comune “ha potuto utilizzare le somme della contabilità speciale fino al limite dell’anticipazione di tesoreria, indicato nell’apposita Delibera, evitando così gli oneri derivanti dagli interessi per l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria”.

Il Commissario, resosi conto di tale “modus operandi”, con la Delibera, n. 1 del  09/01/2018 ha modificato tale prassi, non attingendo più dalle somme vincolate per la realizzazione delle importanti opere del Decreto Emergenza (tanto attese dalla popolazione villese), chiedendo un’anticipazione di tesoreria al Monte dei Paschi di Siena “per assicurare la liquidità finanziaria necessaria a garantire il pagamento delle retribuzioni al personale dipendente, l’assolvimento delle spese obbligatorie e degli impegni assunti nei confronti dei creditori, può rivelarsi necessario ricorrere all’anticipazione di tesoreria”.

Inoltre, l’affermazione secondo cui la mancanza dei fondi Ecopass abbia avuto un’incidenza così importante sul nostro bilancio è gravissima, in quanto fa emergere, palesemente, un’ulteriore responsabilità di chi ha amministrato, in merito alla gestione dei suddetti fondi.

Evidentemente gli stessi, secondo prassi consolidata, venivano utilizzati per affrontare  le spese correnti e non per le destinazioni  concordate nel protocollo d’intesa stipulato con il Comune di Messina il 29/08/2011 e richiamate nella presa d’atto della Giunta villese del 30/08/2011.

In particolare, i proventi derivanti dall’esecuzione di tale protocollo, appositamente vincolati, dovevano costituire una fonte di risarcimento per le conseguenze negative legate all’attraversamento di milioni di autoveicoli in viaggio da e per la Sicilia, come forma di ristoro sul piano della salute, della sicurezza stradale, dell’ordine pubblico, del depauperamento del patrimonio storico artistico e monumentale.

E’ logico pensare, dunque, che la mancanza degli stessi, non possa determinare e giustificare il ricorso ad anticipazioni per il pagamento di spese che non riguardano affatto quelle sopra menzionate ma sono riferite al normale funzionamento della macchina amministrativa.

A tal proposito, si invita il Commissario a rendere noto ai cittadini, gli importi incassati in questi anni a titolo di Ecopass e le somme stanziate per i relativi interventi a tutela del territorio.

Inoltre, sarebbe opportuno, rendere pubblici i nuovi schemi del rendiconto del tesoriere, dando evidenza alla composizione della cassa vincolata del Decreto Emergenza alla fine dell’anno 2017 e dell’eventuale utilizzo di somme ancora da reintegrare.

 

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