CAMPO C. Da ateo a servitore di Dio: don Vladimiro Calvari, neo parroco di Brancaleone, racconta la sua conversione

31 Ottobre 2017
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di ENZO REPACI

CAMPO CALABRO –  Lo scorso 6 maggio, Vladimiro Calvari, giovane cittadino del paese che si affaccia sullo stretto di Messina, è stato ordinato sacerdote. Domenica 29 ottobre 2017, alle ore 18:30 si è insediato ufficialmente come parroco delle comunità di Brancaleone e Galati.

Figlio di insegnanti di scuola elementare, don Vladimiro nasce il 7 dicembre del 1963; frequenta le scuole elementari e medie del paese e successivamente prosegue gli studi presso il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Reggio Calabria dove si diploma nel 1982. Successivamente si laurea in Biologia presso l’Università degli studi di Messina e, subito dopo la laurea, inizia a lavorare nel campo della Genetica Medica come ricercatore, prima a Pavia, dove resta fino al 2002, conseguendo molti successi in campo lavorativo e pubblicando i suoi lavori in numerose riviste internazionali e poi, dal 2002 al 2005, negli Stati Uniti, nell’Università del Massachusetts, una delle più importanti del mondo dove, solo bravi ricercatori e professionisti, riescono a lavorare.

Don Vladimiro è ateo, figlio di genitori atei e fino al 1997, non ha mai creduto in Dio e nella chiesa. Quel fatidico anno, però, tre avvenimenti hanno determinato un cambiamento nella sua vita. “Nonostante la mia vita era al pieno dei risultati” racconta don Vladimiro, “e il mio lavoro, le mie relazioni sociali e la mia vita familiare mi riservavano giornalmente tante gratificazioni, cresceva in me il desiderio di aiutare le persone”. Un desiderio che il dr. Calvari non riusciva a soddisfare con il solo lavoro. Un incontro con dei rappresentanti dell’ordine religioso dei Comboniani presenti nella provincia di Varese, e successivamente, dal 2007, con Padre Vincent Anuforo, sacerdote nigeriano dell’ordine dei Rogazionisti, cominciano a far rivalutare la posizione della chiesa e del Cristianesimo, nella vita di ogni giorno, ad un giovane, un uomo che fino a quel giorno era completamente ateo.  “Il mio intento”, racconta ancora don Vladimiro, “era quello di andare in Africa, e dare il mio aiuto nelle missioni presenti in quel territorio. Ero semplicemente un biologo, e le figure maggiormente richieste erano quelle dei medici, infermieri o altro personale specializzato che avrebbe potuto dare un concreto supporto all’attività dei missionari Cristiani”.

Con la consapevolezza che poco avrebbe potuto fare per aiutare il prossimo, a partire dall’anno duemila, Don Calvari inizia a leggere, studiare e cercare di comprendere il Vangelo. Durante la sua permanenza negli Stati Uniti, più volte entra in una chiesa cattolica tanto che in pochi mesi, prima di andare a lavorare, la necessità di entrare in chiesa diventa sempre più prioritaria. Rientrato in Italia racconta questo cambiamento al parroco del paese don Antonino Palmenta, ed accompagnato da lui e da Padre Vincent decide, nel 2012, di entrare in seminario.

Vladimiro Calvari viene ordinato sacerdote lo scorso 6 maggio 2017 e da quella data diventa servitore di Dio.

 

 

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