SCILLA – Sette punti all’ordine del giorno nella seduta del consiglio comunale convocata per domani, 3 ottobre 2017, alle ore 10.30 e, qualora si rendesse necessario, per il giorno successivo alle ore 11.30.

Pietro Mangeruca
A spiccare è certamente il primo punto in scaletta, ovvero la presa d’atto della cessazione della sospensione dalla carica di consigliere comunale di Pietro Mangeruca e, di conseguenza, la cessazione della carica di consigliere comunale di Pasqualina Ciccone. Come si ricorderà Mangeruca era stato sospeso dalla carica con provvedimento prefettizio dell’11 agosto 2015, a seguito del suo arresto per coltivazione di cannabis, per essere sostituito da Pasqualina Ciccone, prima dei non eletti alle amministrative svoltesi in quello stesso anno. Oggi, alla luce dell’avviso di convocazione firmato nei giorni scorsi dal sindaco Pasqualino Ciccone, la vicenda giudiziaria di Mangeruca si presenta definitivamente chiusa e il consigliere può ritornare ad occupare il proprio scranno consiliare. Almeno fino a quando gli sarà possibile, visto che il consiglio comunale scillese rischia lo scioglimento anticipato a conclusione dell’ispezione della commissione antimafia insediatasi a giugno scorso e prorogata per altri tre mesi. È chiaro che l’auspicio generale è che tutto si risolva per il meglio e che Scilla non debba nuovamente subire un nuovo periodo di commissariamento, che in tal caso sarebbe molto più lungo rispetto a quello seguito alla caduta della giunta Caratozzolo. Vedremo. Saranno gli “007” dei Carabinieri e della Guardia di Finanza attualmente impegnati a Palazzo San Rocco a valutare l’eventuale presenza di infiltrazioni della criminalità organizzata nella casa municipale, per poi portare le proprie valutazioni e i propri riscontri all’attenzione della Prefettura e del Ministero dell’Interno. Tornando al consiglio di domani, all’ordine del giorno figurano anche le comunicazioni del sindaco-presidente Ciccone, la revisione straordinaria delle partecipazioni, il bilancio consolidato, l’adesione alla Stazione unica appaltante e, soprattutto, la Casa della Salute di Scilla.
Argomento, quest’ultimo, relegato in fondo all’odg ma certamente il primo per importanza. Il consiglio comunale scillese andrà ad approvare un ordine del giorno di protesta contro la riduzione del servizio di Ppi presso l’ex ospedale “Scillesi d’America”, con la speranza che non si tratti dell’ennesima iniziativa senza frutti.
f.m.
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