VILLA SAN GIOVANNI – Nulla di fatto sul polmone di stoccaggio e fondi del Decreto Emergenza sempre più a rischio. È questo il triste finale che l’ultima seduta del consiglio comunale è riuscita a scrivere sul tema più importante per la città, quell’opera già finanziata e che attende da anni e anni di essere realizzata.
Un’opera espressamente prevista dall’ex Decreto Emergenza sulla base della Via (Valutazione di impatto ambientale) e che – nell’attesa e nella speranza di un super finanziamento necessario per lo spostamento del porto a sud, intervento gettonato nelle campagne elettorali e nei comunicati stampa senza essere messo al centro di iniziative concrete – rappresenta l’unica soluzione di sicura efficacia a difesa della salubrità ambientale della città e, di conseguenza, della salute pubblica.
Una soluzione che rischia seriamente di sfumare, perché i fondi dell’ex Decreto Emergenza al 31 dicembre 2017 andranno restituiti se le opere non saranno terminate. Rischio che sembrerebbe ormai nullo per il molo di sottoflutto, ma molto reale per il polmone di stoccaggio in località Castelluccio.
Per quella data, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco ff Maria Grazia Richichi conta di riuscire a salvare intanto il polmone piccolo, impresa comunque non facile ma vivamente auspicabile, anche da parte dei vigili del fuoco, aspiranti inquilini dell’area.
E dell’intero polmone cosa ne sarà? Si può rischiare di veder sfumare l’opera completa (26 mila mq totali) e la realizzazione del tanto agognato autoporto? Proprio su questo verteva la delibera presentata da Aragona, e condivisa da tutta la minoranza, durante il civico consesso del 28 settembre scorso.
Un atto deliberativo (delibera polmone di stoccaggio) basato sull’impossibità di ultimare l’opera entro la fine di quest’anno, e dunque finalizzato a un’azione forte per ottenere la proroga dei finanziamenti e avere il tempo di preparare un bando di gara per l’appalto degli interventi.
Gli opposti schieramenti, però, non sono riusciti a trovare la quadra e l’iniziativa proposta dal consigliere Mimmo Aragona è sfumata con i voti contrari della maggioranza. Ore di discussione in consiglio, sospensioni dei lavori, riunioni dei capigruppo, non sono bastate a raggiungere un’intesa per il bene della comunità. Tra indecisione e confusione, e animati botta e risposta, la politica villese non ha certo contributo a mitigare il clima di incertezza che regna in città.
f.m.
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