VILLA SAN GIOVANNI – Commozione infinita ai funerali di Valeria Morabito, la 21enne studentessa universitaria morta martedì scorso a causa di un incidente stradale sul raccordo autostradale nei pressi del porto di Reggio Calabria. Una folla immensa ha voluto dare l’ultimo saluto alla giovane, e porgere le condoglianze ai familiari straziati dal dolore. Parenti, amici, conoscenti, semplici cittadini, personalità del mondo accademico, culturale, politico e delle professioni in genere, si sono stretti attorno ai genitori, al fratello e ai familiari più stretti della sfortunatissima ragazza. Centinaia di persone si sono riversate dentro e fuori la chiesa Maria Santissima di Portosalvo di Cannitello, addobbata con decine di corone di fiori e anche col gonfalone dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Padre Antonio Carfì ha officiato il rito funebre con parole semplici ma toccanti, provando a lanciare un messaggio di speranza a mamma Mariella e papa Carlo. «Non stiamo celebrando la morte ma la vita, anche se ciò non impedisce al cristiano di piangere. Valeria è viva e vive nella stessa vita di Dio, stiamo celebrando la Pasqua di Valeria non la morte, stiamo celebrando le sue nozze con lo sposo», ha detto emozionato padre Antonio. Che ha proseguito: «Chiediamoci come dobbiamo vivere e non quanto dobbiamo vivere. Il problema non deve essere la paura di morire, perché spesso viviamo male, senza amore e passione». Non è stato il caso di Valeria, 21 anni di vita all’insegna del sorriso e della bontà d’animo. «Valeria – ha ricordato padre Antonio – era un sole, era la gioia di vivere. I suoi 21 anni sono stati anni di amore, anni non vissuti invano. La sua non era solo una bellezza estetica ma soprattutto una bellezza del cuore». Quindi le parole finali rivolte ai genitori della ragazza: «Pur non potendo spiegare a nessuno il mistero della morte – ha concluso padre Antonio – a Carlo e Mariella riporto la promessa di Gesù: voi rivedrete Valeria, la riabbraccerete in Paradiso, perché Dio è amore». Poi è toccato alle colleghe e amiche dell’Università Mediterranea leggere un messaggio per Valeria, un omaggio dal profondo del cuore per una ragazza capace di distinguersi, nello studio e nella vita in generale, per «perseveranza, ironia, generosità verso gli altri». Frasi che hanno strappato applausi e lacrime, che si sono fatti ancora più intensi dopo il breve intervento del fidanzato di Valeria. Un messaggio in omaggio alla ragazza è stato letto anche dal Prof. Franco Trecroci. Fino a quando la bara bianca è stata portata fuori dalla chiesa, per essere collocata sulla macchina mortuaria accompagnata dal lancio in cielo di palloncini bianchi e azzurri.
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