VILLA SAN GIOVANNI. Prof. Russo all’Autorità portuale di Gioia, Mimmo Aragona: «Grandi speranze e aspettative, ma Ciccone non si appropri del nostro progetto»

VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato di Mimmo Aragona, candidato sindaco della lista “Impegno in Comune”: Salutiamo con grandi speranze e aspettative la nomina del Prof. Russo, già Assessore della Regione Calabria, all’Autortà Portuale di Gioia Tauro, che sappiamo essere persona molto competente in tema di logistica e di trasporti e che, già nel  2011, con passione inusuale, si era espresso favorevolmente sul progetto, volutamente ignorato dalle amministrazioni passate, che oggi ripresentiamo alla città sapendo di trovare, nel neo Presidente Russo, un alleato in più.

Ci sorprende, però, che Ciccone e la sua lista di centrodestra, dopo avere volutamente ignorato per anni il “nostro” studio di prefattibilità, cioè quello che l’Europa chiede per ottenere i finanziamenti, con mediocrità stiano tentando di appropriarsi di un progetto di cui non conoscono termini e condizioni, dimostrando come i loro programmi siano, appunto, solo elettorali, che oltre ad assolvere un obbligo burocratico servono a illudere gli elettori.

Ci chiediamo, visto l’attuale e momentaneo interesse, come mai, nel corso degli anni passati in minoranza e oggi insieme all’ex maggioranza, non abbiano mai sollecitato alcuno e fatto le barricate per ottenere l’avvio dei lavori per l’Autoporto, che oggi rischia di perdere un finanziamento che già da tempo è nelle casse del Comune.

L’Autoporto, peraltro, molto apprezzato dalle associazioni dell’autotrasporto, è solo una fase di un progetto più ampio e articolato, che vede la realizzazione di un area “City-Porto”, la quale servirebbe ad impedire l’ingresso dei TIR in città, consentendo di liberare non solo Villa San Giovanni, ma anche Reggio Calabria e il suo hinterland, dall’inquinamento e dalle congestioni.

Dalla sua redazione sono trascorsi ben sei anni, senza che alcuno provasse, quanto meno, ad aprire un dibattito su un progetto, che nasce da consulenze scientifiche (e gratuite) di professionisti conosciuti in campo internazionale, almeno pari al Prof. Russo, il quale è destinato a diventare il primo interlocutore di un’idea progettuale che va oltre e che abbraccia anche l’Autorità Portuale.

L’occasione, peraltro, diventa imminente e propizia, proprio in virtù dei fondi già a bilancio della stessa Authority, per la progettazione del “Piano Regolatore del Porto” che, insieme al Piano Urbano del Traffico, dovrà integrarsi con il redigendo Piano Strutturale Comunale.

Questi sono i termini per aspirare a diventare nei fatti una città europea e abbandonare campanilismi e personalismi, per offrire un modello di sviluppo serio e ragionato, in grado di garantire un significativo aumento dei livelli occupazionali, uscendo da una depressione economica che dura da troppo tempo.

L’alternativa non può essere una raffazzonata copia di un’idea o la prospettiva di un lungo Commissariamento che va ben oltre quello da più parti prospettato. E sancire il diritto di una città che vuole rialzarsi e riscoprire l’orgoglio di essere “Regina” insieme alle altre città dello Stretto, e che in Europa vuole entrare dall’ingresso principale.