VILLA SAN GIOVANNI – Sulla questione idrica a Villa San Giovanni interviene anche la Federazione reggina del Partito comunista italiano (Pci): «Riceviamo da parecchi cittadini di Villa San Giovanni ed in particolare da Giancarlo Citrea – inizia così la nota del Pci- una grave lamentela. In particolare i residenti di alcune frazioni del Comune di Villa San Giovanni riscontrano improvvisamente e senza nessun preavviso una ingiustificata interruzione della portata idrica. L’ultima pochi giorni fa, da quasi una settimana e ad ore alternate i Cittadini di alcuni quartieri restano senza un goccio d’acqua, senza sapere la causa della mancata erogazione (19 Aprile 2017). Non è un caso isolato nella Cittadina Villese dove un servizio pubblico di erogazione idrica improvvisamente viene interrotto ingiustificatamente è non viene neanche comunicato preventivamente ai Cittadini che restano ignari ad aspettare che il servizio venga ripristinato».
Il Pci prosegue ricordando: «Villa soffre da decenni del problema idrico. Nel periodo estivo, precisamente nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto se pur a giorni alterni e/o anche tutte le sere si riscontra la mancanza d’acqua dalle ore 22 sino alle ore 06.30 del mattino successivo totale ore 08,30 al giorno che moltiplicato per tre mesi, calcolandone solo la metà sono ben 15 giorni l’anno senza acqua potabile. Il servizio di erogazione idrica costituisce un servizio pubblico essenziale e la sua improvvisa quanto ingiustificata interruzione configura addirittura gli estremi di reato. I disagi riscontrati ormai sono noti come la difficoltà ad attendere all’igiene personale e della casa, all’impossibilità di usare acqua calda, impossibilita di usare elettrodomestici nelle ore notturne per un risparmio energetico, alla necessità di soddisfare le esigenze di vita primarie e basilari, disagi che si ripercuotano sul diritto alla qualità della vita di un’intera popolazione e ancor di più su bambini, anziani e disabili, disagi che si ripercuotono sulla libera estrinsecazione della personalità, costituzionalmente garantito dall’art. 2 Cost. in una Terra dove da decenni prevale l’interesse di parte a discapito di quello collettivo e ancora una volta il cittadino resta inerme a queste vessazioni».
E ancora: «Allo stato delle cose, è evidente, un’accentuata discriminazione nei confronti di persone che soffrono un elevato disagio sociale, ma ancor più, è evidente, dunque, gravi inadempienze da parte di chi avrebbe dovuto dare attuazione del servizio o quanto meno fornire una minima comunicazione e giustificazione sulle eventuali ragioni di tale disservizio».
Conclude il Pci: «Riteniamo importante che i Cittadini, si facciano parte attiva e tutelino i propri diritti soprattutto in quei contesti in cui le Istituzioni che ci amministrano appaiono poco interessate o per nulla preoccupate di quelle che sono le loro responsabilità morali e sociali davanti ad evidenti mancanze e/o inadempienze ed eventuali danni erariali. Voglio ricordare che l’acqua è un bene pubblico e vitale come cita la risoluzione ONU del 28 luglio 2010 dichiarando per la prima volta nella storia il diritto all’acqua “un diritto umano universale e fondamentale” per tutti i cittadini e che sono assolutamente intollerabili le gravi e ripetute inadempienze susseguitesi negli ultimi decenni a danno dei Villesi».
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