VILLA SAN GIOVANNI. Amministrative, Silvia Lottero si appella ai cittadini: «Siate protagonisti della costruzione di un’alternativa»

14 Aprile 2017
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VILLA SAN GIOVANNI – Dalle vicende che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale ai problemi più sentiti in città, tra i quali la disoccupazione, passando ad esaminare l’attuale atteggiamento della gente nei confronti della politica e concludendo con una riflessione sui diritti dei cittadini e un appello in vista delle prossime amministrative. A intervenire a tutto tondo sull’odierna situazione villese è Silvia Lottero, leader del gruppo di minoranza uscente “Cittadini Responsabili”.

Ecco cosa dice nel comunicato stampa diramato ieri sera, che inizia così: «Lo sfaldamento della politica e la situazione che si è venuta a creare nella nostra città a seguito dei noti eventi dei mesi passati che spaziano dalla sospensione dalla carica del sindaco, del vicesindaco e di alcuni consiglieri di maggioranza, passano per il balletto delle successive surroghe, le dimissioni di due consiglieri di maggioranza, della presidente del consiglio e dei consiglieri di minoranza per giungere alla decadenza dell’intero consiglio comunale, ci impone un’attenta riflessione su cosa vogliamo e come vogliamo procedere perché le decisioni di oggi condizioneranno il futuro sia in positivo che in negativo».

L’analisi di Silvia Lottero delinea un quadro tanto reale quanto impietoso: «La mancanza di lavoro, la pressione fiscale, l’impossibilità per alcuni di noi di curarsi, di circolare liberamente, la negazione di alcuni diritti fondamentali mentre vengono dilaniati i contratti e gli statuti dei lavoratori e si mortifica la dignità del lavoratore che viene demansionato e spiato, conducono all’indebolimento di una parte sempre più ampia di società che è già allo stremo delle forze. Mi preme sottolineare che senza giustizia sociale non c’è né uguaglianza né libertà».

Prosegue l’ex candidata a sindaco: «Intanto scientificamente si riducono gli spazi sociali e non si investe sulla cultura. La città diventa un non-luogo dove le persone transitano non abitano, gli individui lentamente perdono il concetto di sé e con esso la dignità, diventando solo numeri con l’unico ruolo di essere utente. Una città organizzata solo per i veicoli e dove i pedoni, non potendo circolare, non si incontrano. L’incuria dei pochi beni comuni dimostra la disaffezione di frange di comunità verso il nostro territorio. E’, dunque, in corso un processo di spersonalizzazione che si concretizza nella mancanza di senso civico, nel non partecipare alla vita pubblica della città e soprattutto nell’isolamento delle fasce più deboli della popolazione».

Quindi un interrogativo accompagnato da un monito: «Ma dove sono gli sfruttati, i derisi, gli emarginati? Si isolano, invece di unirsi, perché non si fidano più di nessuno legittimando di fatto dal basso questo stato di cose. Occorre un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i concittadini che non condividono le logiche personalistiche dei protagonisti di una certa politica. Dobbiamo reagire, alzare la voce, creare unità e lavorare per percorsi condivisi, possibilmente spontanei e non pilotati dall’alto. E’ di vitale importanza cercare nuove sinergie all’interno della società, persone e associazioni che fino a ieri sono ricorse alla politica per essere utilizzate da questa come mezzo per acquisire consenso, ma che oggi possono e devono essere protagoniste nel proporre una nuova modernità che tuteli gli interessi collettivi e che garantisca legalità e democrazia alla nostra comunità».

E infine un appello ai villesi: «Trovo non sia banale ma al contrario trovo sia significativo ripartire dai diritti inviolabili e inderogabili sanciti dalla nostra Costituzione. Dobbiamo poter liberamente esercitare sia la libertà individuale che la libertà collettiva e difendere tutti i diritti economico-sociali che comprendono il diritto al lavoro, il diritto all’istruzione, alla salute all informazione ed altro ancora. Essi devono essere la bussola che guiderà i nostri passi e le nostre azioni. Per questo chiedo a tutti i cittadini democratici e responsabili che hanno a cuore le sorti della città di Villa San Giovani di essere i protagonisti della costruzione di un’alternativa per Villa che spazzi via il malaffare e la politica sporca e che porti una ventata di aria nuova e pulita fatta di progresso e di cambiamento per dare un futuro diverso alla nostra città».

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