CAMPO CALABRO – Continuano le attività informative del C.I.F. – Centro Italiano Femminile del paese di Campo. Dopo l’importante giornata che si è svolta lo scorso primo marzo, organizzata in collaborazione, con le associazioni COOPISA e AVIS e patrocinata dalla Presidenza del consiglio comunale, incentrata sulla prevenzione dell’osteoporosi, il gruppo di donne campesi, ha organizzato lo scorso 30 marzo, un convegno dal tema: Donne e Globalizzazione, Valorizziamo le Differenze”. L’importante giornata informativa si è svolta nei locali del centro Polifunzionale del paese.
A relazione sul tema sono stati chiamati: Suor Lina Guzzo delle suore missionarie di San Carlo Borromeo, Scalabriniane, responsabile accoglienza immigrati di Reggio Calabria; Angela Laganà, Presidente provinciale del CIF; Mimmo Idone, sindaco di Campo Calabro; Maria Rosa Monterosso, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo, Campo Calabro-Fiumara-San Roberto; Antonino Scopelliti, funzionario Inps e Don Francesco Megale.
Tutti gli interventi hanno sottolineato come il mondo globalizzato si dispieghi in volti, storie, culture che vanno rispettati e riconosciuti. La globalizzazione non deve riguardare la sola dimensione economica; essa deve diventare una grande occasione di incontro culturale e umano tra i popoli, in un confronto continuo tra noi e loro e viceversa, per meglio definire e rispettare la propria identità. Una globalizzazione dal volto umano interpella ancora una volta la responsabilità femminile. Le donne devono riportare sulla scena la “differenza come valore” che abbatte i muri e si relaziona con l’altro. Sono chiamate ad accogliere la sfida, a concepire ed a promuovere modalità nuove e proficue di relazioni interpersonali e di rapporti di lavoro equi ad ogni latitudine del mondo, in uno scambio reciproco di processi economici, ricchezze e specificità culturali. Questa è la strada per dare la possibilità alle masse diseredate del pianeta di accedere all’informazione, alla conoscenza, all’emancipazione dal bisogno; per dare vita ad un rapporto più giusto ed egualitario tra i popoli del mondo; per costruire una civiltà mondiale. In particolare suor Lina ha sottolineato come il compito missionario del suo Ordine sia quello di accogliere i migranti nelle loro specifiche differenze, valorizzandoli come protagonisti di comunione tra i popoli.
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