VILLA. I 5 Stelle a magistratura e prefetto: «Azione ispettiva su carenze amministrative»

15 Settembre 2016
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VILLA. I 5 STELLE: «A  SCUOLA  DI  ONESTA’  PER  UNA SOLUZIONE CHE EVITI ALTRI DANNI»

A fine agosto eravamo in allarme per le notizie che ci venivano segnalate, prevalentemente da genitori seriamente preoccupati per l’apertura in settembre dell’anno scolastico. Decidemmo di reperire dati più approfonditi e tangibili e ci trovammo in un contesto di  assoluta  approssimazione.   Non era chiaro come si sarebbe giunti a garantire le 230 ore annue di scuola alla popolazione studentesca di questa città, palestra e laboratori naturalmente compresi.

Eclatante la scoperta delle reiterate e preoccupate richieste (almeno 4 a noi pervenute anonimamente nella buca delle lettere), la prima risale al 14-01-2013 e l’ultima al 10-11-2015 – lettere che la dirigente dell’Istituto Superiore “Nostro-Repaci” aveva inviato al Presidente della Provincia, lamentando la carenza di certificazioni finalizzate alla valutazione dei rischi tra cui il collaudo statico, la prevenzione incendi,  la conformità  degli impianti elettrici, idrici, le certificazioni per gli impianti di messa a terra, la rete idranti e chi più ne ha più ne metta…    Il livello di assoluto allarme che emergeva da queste lettere rispecchiava  l’assoluta assenza per tre lunghi anni da parte del Presidente della Provincia rispetto alle problematiche che alla fine hanno determinato la totale chiusura del plesso scolastico, come già era avvenuto qualche anno prima per l’istituto alberghiero.

Insomma una tragedia annunciata che,  come un terremoto, rende orfani del loro futuro gli studenti di questo importante polo scolastico provinciale.  Una cosa da dimissioni di massa, a partire dai politici per  finire ai dirigenti tecnici provinciali, ed a seguire l’intero Consiglio Comunale, disinformato, saccente e sostanzialmente ignaro di quanto accadeva nella nostra città.

 Ma il primo pensiero è andato agli alunni:  a che serve scatenare lo scandalo se questo alla fine mette in secondo piano il problema immediato di iniziare e concludere con dignità e  risultati il nuovo anno scolastico?  

Si è pensato quindi  a  soluzioni immediate e che non rappresentino il solito pozzo senza fondo della somma urgenza e dello spreco, degli affitti a perdere che non risolvono i problemi, ma ingoiano irrimediabilmente cifre che potrebbero altrimenti essere investite nell’adozione di un mutuo, finalizzato alla costruzione di quegli stessi moduli scolastici che in 12 giorni (cronaca attuale su tutti i giornali nazionali) sono stati montati ad Amatrice ed altre zone più o meno “civilmente terremotate”.

Alcuni esempi  inoppugnabili di lungimiranza amministrativa da parte di Comuni che hanno risolto brillantemente il nostro stesso problema:

  • Scuola Bracciano – è una struttura con funzione scuola elementare caratterizzata da:
  1. 5 aule da 45 mq ognuna + locale multifunzione + locale mensa;
  2. Parete ventilata per migliorare le performance termiche;
  3. Gruppo Unità Trattamento Aria centralizzato per la gestione della climatizzazione;
  4. Rivestimenti per implementazione performance dal punto di vista antincendio e relativo

          impianto di rilevamento fumi;

  1. Superficie totale 530 mq circa con tutti gli impianti a norma di scurezza;

      2)      Scuola Media San Cesareo:

  1. 4 aule da 45 mq. ognuna;
  2. Pannelli coibentati da 80 mm. e rivestimento esterno in acciaio corten;
  3. Regolazione termica autonoma dei locali mediante cdz da 12.000 btu (2 per ogni aula);
  4. Locale a servizio del personale e locali wc;
  5. Rivestimenti per implementazione performance dal punto di vista antincendio, relativi impianto di rilevamento fumi;
  1. Configurazione modulare autonoma composta da 4 aule ognuna da 30 mq e tre locali ad uso wc;

g       Superficie totale 285 mq circa, anche in questo caso con tutti gli impianti a norma di sicurezza;

       I costi attualizzati di queste strutture, estremamente sicure e realizzabili in pochi giorni,  si aggirano tra 600 / 750 € a mq., eslcuso oneri di progettazione e di permessi e attività di realizzazione delle infrastrutture al servizio degli edifici .

       La forbice tra le due cifre è legata al grado di finitura e a tanti altri parametri che chiaramente possono portare a variazione sostanziale dei costi sia verso il basso che verso l’alto. Sicuramente non si andrà mai sotto i 500 €/mq e difficilmente si superano (con le configurazioni ad oggi realizzate) gli 850 € a mq..

La carpenteria è in acciaio e le luci delle travi arrivano a un massimo a 8 metri per cui la parte strutturale (ad unico livello fuori terra)  risulta normalmente sovradimensionata e idonea a installazioni in zone altamente sismiche come la nostra.

        Potremmo continuare con altri esempi inoppugnabili,  sia per il vantaggio tra costi e i benefici, che dal punto di vista delle soluzioni tecniche, in quanto gia’ messe in opera in tanti altri Comuni,  ma ci  fermiamo qui con il disappunto di aver scoperto che in circostanze così gravi, apparati molto più attrezzati di noi, e menti politiche su cui diventa troppo facile dare un giudizio in questa sede, non sono stati capaci in tre anni (da quando si e’ posto per la prima volta il problema) di fare una banale indagine di mercato che avrebbe in brevissimo tempo portato alle nostre stesse conclusioni:

UTILIZZARE I SOLDI PERSI IN AFFITTI PER APRIRE UN MUTUO, FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DEI MODULI SCUOLA PROPRIO NELLE AREE ADIACENTI LA SCUOLA MEDIA R. CAMINITI E L’EX ISTITUTO TECNICO DI VIA DE GASPERI, CHE HANNO INOLTRE IL VANTAGGIO DI POSSEDERE GIA’ DISPONIBILI PALESTRE E LABORATORI POTENZIALMENTE UTILIZZABILI IN MODO COORDINATO E CONDIVISO.

        Questo consentirebbe, senza il patema e i costi dell’urgenza, di procedere con ulteriori fondi gia’ previsti in finanziaria e non soggetti al patto di stabilita’  (cosi’ ha dichiarato il Governo) al risanamento/ricostruzione dei due plessi scolastici, pericolosamente ancora in piedi, che umiliano con la loro presenza una intera citta’, consapevole del  rischio di vedere definitivamente spostato altrove uno polo didattico in pieno sviluppo e tra i piu’ interessanti della Regione.

        Il Presidente della Provincia ed il Sindaco Falcomatà, della neonata Città Metropolitana, ci dimostrino quindi nei fatti,  che tutto questo trascurato ed annunciato disastro non fa parte di una strategia artatamente infiorettata per raggiungere infine qalche squallido scopo predatorio.

       Per quanto riguarda i cittadini di Villa S.G. e l’Amminstrazione Comunale, pensiamo che sia ora che, invece di pensare a distruggere musei,  dimostrino la grinta che dovrebbe avere il Consiglio di Amministrazione di questa Azienda Paese, cominciando a dichiararsi per primi parte lesa per l’enorme danno che la città sta subendo per una “distrazione” che ci spinge a pensare sia stata volutamente architettata per reconditi interessi.

       Come gia’ ribadito nel documento  precedentemente affidato agli organi di stampa e che ha dato particolare impulso nel porre l’attenzione sul problema, IL MEETUP 5 STELLE DI VILLA SAN GIOVANNI PRETENDE CHIAREZZA,  chiedendo altresì ai Magistrati di fare piena luce sui comitati d’affari che hanno fino ad oggi saccheggiato l’economia, la civiltà e lo sviluppo di questo territorio ed a Sua Eccellenza il Sig. Prefetto di attivare ogni azione ispettiva e sostitutiva sulle carenze ormai consolidate, a partire dalla disorganicità della spesa politica e gestionale, sulla gestione dei tributi e dei servizi, e sulla carenza organizzativa dell’intera macchina amministrativa del Comune di Villa San Giovanni e dell’Amministrazione Provinciale di Reggio di Calabria.

       Ai genitori chiediamo il superamento dei facili egoismi e la fiducia nel futuro da infondere anche ai loro figli, perche’ rinunciare oggi ai diritti ed alla legalità significa abbandonarli a se stessi in un futuro senza domani. Collaborando uniti nelle azioni positive si ama di più  la propria  famiglia e la propria Città.

 

 

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