VILLA. Piale, omaggio al giudice Scopelliti: lo Stato risponde presente e rilancia l'impegno su legalità, giustizia e verità

9 Agosto 2016
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di CONSOLATA MAESANO

VILLA SAN GIOVANNI – Solenne cerimonia di commemorazione della memoria del giudice Antonino Scopelliti questa mattina a Piale in Villa San Giovanni, nel luogo in cui esattamente 25 anni il servitore dello stato fu brutalmente assassinato dalla mafia.
Presente una corposa rappresentanza delle istituzioni e delle forze dell’ordine, nonchè la figlia del giudice Rosanna Scopelliti.

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I lavori si sono aperti con le lettere di saluto dei rappresentanti di Stato impossibilitati nel presenziare la  cerimonia, tra cui il presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso, il quale ha espresso parole di intensa stima per il compianto magistrato: “Costituisce un nostro preciso imperativo etico e civile mantenere vivo il ricordo di questo grande magistrato che, con la sua integrità morale, il suo profondo senso dello stato, il suo ripudio contro ogni forma di compromesso fornisce ancora oggi preziosi insegnamenti a tutti coloro che vogliono impegnarsi nella difficile- ma non impossibile- vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata. Ricordare e riportare alla memoria collettiva quanti, come suo padre, per coraggio, eroismo e responsabilità sono stati testimoni autentici di uno stato di diritto è un preciso dovere delle istituzioni e della società, affinché il loro lascito intellettuale, morale e civile non vada perduto ma trasmesso alle nuove generazioni”.

Anche la presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi ha espresso parole di vivo apprezzamento per Antonino Scopelliti: “Si tratta di un magistrato che ha servito il suo paese e la giustizia con sapiente dottrina, altissimo senso del dovere e fedeltà alla costituzione. A distanza di 25 anni la sua morte è ancora un delitto su cui pesano troppi interrogativi. Nonostante il tempo trascorso, non possiamo stancarci di fare piena luce sui mandanti e gli esecutori di una morte che la storia ci consegna come il primo, tragico capitolo nella guerra che le mafie ingaggiarono conto lo Stato per condizionare l’esito in Cassazione del maxi processo”.

La presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini ha inviato un accorato invito a mantenere sempre viva l’attenzione sulla figura di Scopelliti e sul suo sacrifico: “sul luogo del suo assassinio c’è scritto: “la tua morte ha spezzato il silenzio di questa terra”. Oggi tale esercizio di memoria si concentra soprattutto su questo: a non far mai calare il silenzio e l’indifferenza sulle vicende di quella dolorosa stagione storica. Ciò vuol dire continuare, per ottenere verità e giustizia. È dalla verità che si deve sempre ripartire, non soltanto per dare un senso al sacrificio di tante vittime della criminalità organizzata, ma anche per abbattere le distanze e il senso di estraneità tra cittadini e stato”.

Terminata la lettura degli interventi a distanza, la parola è dunque passata ai relatori presenti, tra i quali Enrico Costa, ministro degli affari regionali, autonomie e famiglia: “Ogni rappresentante delle istituzioni ha bisogno di momenti come questi, di sentire la memoria, l’esempio di coloro che hanno fatto la storia del nostro paese, di toccare con mano- momento per momento- i sacrifici che hanno consentito al nostro paese di avere delle radici forti e solide. Ciò ci consente di essere vicini e di apprezzare il sacrificio di tanti servitori dello stato, che hanno svolto il proprio dovere silenziosamente, in modo non appariscente e con grandi risultati. Dobbiamo avere la consapevolezza delle persone che dedicano o che hanno dedicato tutte loro stesse, che sacrificano o hanno sacrificato la propria vita.  Abbiamo il dovere, che rinnoviamo ogni anno, di non dimenticare, pretendere verità e giustizia: tale richiesta dovrà essere rinnovata finchè non ci sarà chiarezza, finchè non ci sarà giustizia”.

Dorina Bianchi,  sottosegretario ai beni e alle attività culturali ha indicato la cultura e il turismo come armi imprescindibili nella lotta alla criminalità: “stare insieme è importante per sconfiggere la ‘ndrangheta. Tal organizzazione è diventata imponente, internazionale ed economicamente potentissima. La Calabria dovrebbe rispondere con la cultura e il turismo, che sono risorse preziose. Il 60% degli occupati nel settore turismo calabrese ha meno di 40 anni: il governo e le amministrazioni locali devono far sì che questi due settori fondamentali diventino una possibilità per i nostri giovani, per farli rimanere in Calabria, per apprezzare la bellezza e la storia della nostra terra, per permettergli di vivere di questo”.

Davide Faraone, sottosegreterario del ministero dell’Università, istruzione e ricerca, punta tutto sulla scuola e sull’educazione: “Iniziative come queste sono indispensabili, in quanto la memoria è la base per poter proseguire  in continuità col lavoro e l’esempio di uomini come Antonino Scopelliti. Questo percorso segue un doppio binario: quello della scoperta della verità sull’omicidio del giudice e quello del portare avanti il suo percorso. In ciò le istituzioni, la magistratura e le forze dell’ordine hanno un ruolo importante. Soprattutto, la scuola ha un compito fondamentale: quello di costruire le coscienze degli studenti. Ecco perché occasioni come queste sono fondamentali per formare i ragazzi, per costruire percorsi virtuosi, proprio come quello che il giudice stava seguendo.”

A rendere omaggio al giudice anche  il presidente della Corte d’appello di Reggio Calabria Luciano Gerardis;  il tenente colonnello comandante del gruppo della guardia di finanza di Reggio Calabria Mario Intelisano; il tenente colonnello del reparto operativo dell’arma dei carabinieri di Reggio Calabria Vincenzo Franzese; il capitano di vascello e direttore marittimo della Calabria e della Basilicata GianCarlo Russo;  il generale di brigata e comandante regionale dell’arma dei carabinieri Andrea Rispoli;  il questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi;  il generale e comandate generale dell’arma dei carabinieri Tullio del Sette;  la vicaria del prefetto di Reggio Calabria Cosima Di Stani; il consigliere regionale Giovanni Arruzzolo; la presidente della commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria Arturo Bova;  il sindaco di Reggio Calabria e della Città Metropolitana dello Stretto Giuseppe Falcomatà;  il vice sindaco di Villa San Giovanni Giovanni Siclari (assente per motivi di salute il sindaco Antonio Messina, ndr) e altri consiglieri e assessori villesi.

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