Dopo l’iter che ha visto finalmente venire alla luce la progettazione del rifacimento del lung mare di città e a seguito di un impegno che ha visto il PD impegnato, nei pur pochi spazi concessici dall’amministrazione, si è giunti alla fatidica riunione conclusiva del 21 Giugno scorso.
Durante questo incontro, infatti, i progettisti di RFI hanno esposto il progetto finale che recpiva tutte le le richieste avanzate dall’amministrazione Messina ed elaborate dallo staff tecnico del Sindaco.
A scopo di maggiore chiarezza l’intera progettazione riguarda sia la mitigazione ambientale della variante di Cannitello sia la riqualificazione del lungomare Fata Morgana, quest’ultimo rimodulato secondo una nuova distribuzione del sedime stradale che prevede: l’istituzione di un unico senso di marcia in direzione Nord; una fascia lato monte adibita a parcheggi ed una pista ciclabile in luogo dell’attuale corsia in direzione Sud.
Dopo una serie di valutazioni sulla parte riguardante la variante di Cannitello e sulla scelta, peraltro condivisibile, di preferire la soluzione odierna proposta da RFI e superare la precedente già approvata, abbiamo da subito posto alcune sostanziali problematiche inerenti la soluzione viaria del “nuovo” lungo mare.
In primo luogo l’istituzione del senso unico di marcia non scaturisce da una analisi sui flussi di traffico cittadini, creando potenzialmente (lo scopriremo) congestionamenti della viabilità, specie nei giorni festivi e per tutto il periodo estivo.
In secondo luogo la fascia destinata ai parcheggi risultava infattibile per l’evidente ostacolo, che avrebbe rappresentato in caso vi fosse l’immediata necessità di transito di un mezzo di soccorso o dei vigili del fuoco.
Ultimo ma non meno importante nodo, era rappresentato dal fato che qual ora tale soluzione si dimostrasse dannosa per le dinamiche di fruibilità dei residenti e delle attività commerciali ad oggi presenti, ripristinare il doppio senso di marcia avrebbe significato andare incontro a nuovi ed onerosi lavori sulla piattaforma stradale.
Da tutte e tali considerazioni, come consigliere comunale ed assieme al team di tecnici che costituiscono il gruppo che si occupa delle infrastrutture in seno al circolo territoriale del PD, abbiamo elaborato e proposto una differente suddivisione dell’intero sedime stradale che potesse nel contempo, consentire la realizzazione della pista ciclabile, permettere la creazione della fascia da adibire ai parcheggi (lato monte) e, presupposto fondamentale, permettere di reintrodurre il doppio senso di circolazione qual ora il sistema del senso unico dovesse dimostrarsi svantaggioso o insostenibile rispetto la fruibilità del lungomare e più in generale in ordine all’intera viabilità cittadina.
Tale soluzione prevede l’allargamento fino a circa 2.85m della pista ciclabile e la riduzione dell’elemento fisico di separazione tra quest’ultima e la corsia carrabile. Così facendo la dimensione della pista ciclabile raggiungerebbe il minimo consentito dalle norme per potere essere percorribile dai mezzi di soccorso ed in caso di congestionamento del traffico dalle automobili in direzione Sud (tramite regimentazione disposta con ordinanza ad hoc).
Questa semplice ma efficace alternativa ha subito trovato il consenso dei tecnici di RFI in sede di riunione e fa parte integrante della delibera consiliare, varata all’unanimità, nello scorso consiglio comunale.
In tal modo, pur restando il nodo legato alla capacità della rete viaria cittadina di assorbire il traffico derivante dal senso unico che si istituirà sul lungomare, si è concluso un percorso che speriamo ci conduca al più presto all’inizio dei lavori per l’esecuzione di un luogo accogliente ed in grado di assolvere a quel ruolo di volano sociale ed economico che ognuno di noi crede possa rappresentare il lungomare cittadino.
Filippo Bellantone (consigliere comunale Pd)
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