REGGIO. Presentato il libro “Re Pepe ed altre storie”, raccolta di fiabe in dialetto calabrese

2 Giugno 2016
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di DOMENICO ARCUDI

REGGIO CALABRIA – E’ stato presentato presso la Biblioteca Comunale “Pietro De Nava” il libro postumo di Letterio Di Francia “Re Pepe ed altre storie”, una raccolta di fiabe in dialetto calabrese di cui cinque selezionate da Italo Calvino nel suo “Fiabe Italiane”.

Il libro, curato da Bianca Lazzaro, non è una riscoperta solo mirata a valorizzare la Calabria, ma anche perché a detta sua “la fiaba in generale attraversa varie culture contenendo insegnamenti vitali utili alla formazione del bambino interpretabili esclusivamente con la chiave di lettura della magia”.

L’incontro non è stato solo mirato a presentare il libro, ma soprattutto a riflettere sul concetto tradizionale di “fiaba” e sul suo valore pedagogico contemporaneo.

Ad intervenire vi sono stati il Prof. Vincenzo Crupi, docente di letteratura italiana presso l’Università Per Stranieri “Dante Alighieri”, che ha comunque fatto una distinzione tra Novella e Fiaba: “Una novella come ad esempio quella di Calandrino contenuta nel Decameron di Boccaccio si basa su elementi reali, mentre una fiaba è un percorso che ha come protagoniste le persone emarginate dalla vita e che tramite l’aiuto della magia riescono a superare i vari ostacoli e riescono così ad integrarsi nella società e tutto ciò è mirato ai bambini,poiché essi hanno il frutto dell’immaginazione”. A tal riguardo è intervenuto il bibliotecario e studioso della letteratura per ragazzi Riccardo Del Sordo, il quale ha sostenuto che “Il bambino ha necessità primaria di dare un significato a tutto ciò che non sa e perciò ci arriva con l’immaginazione ed è importante per la formazione di un bambino leggere libri illustrati, poiché un’immagine può dire molto di più di tante parole scritte”.

Interessante anche l’intervento del pediatra Catanzarese referente di Nati Per Leggere in Calabria Pino La Gamba, che ha illustrato i vari processi cerebrali del bambino e ha evidenziato il fatto che i bambini siano molto più attivi cerebralmente degli adulti per via del fatto che nei primi 15 anni di vita ci sono molti più neuroni attivi rispetto che in età adulta e quegli anni sono imprescindibili per apprendere.

Durante l’incontro sono stati letti in chiave semi-teatrale alcuni racconti tra cui “Re Pepe” dai membri de “La biblioteca dei ragazzi” e “SpazioTeatro”.

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