
VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato del consigliere Massimo Morgante (Cittadini Responsabili): Non servirà a nessuno continuare a negare un’evidenza che, di giorno in giorno, appare sempre più grave anche grazie alle notizie che emergono sulla stampa e che appaiono di inaudita gravità per la città intera.
L’operazione “Fata Morgana” condotta qualche settimana fa dalla locale Procura della Repubblica e che ha scoperchiato una realtà criminale offuscata da una parvenza di legalità, pone seri interrogativi sull’effettivo ruolo di una politica che mentre vuole continuare ad essere “garantista” non può nascondere la testa sotto la sabbia, anche per non dare l’impressione che l’opera meritoria di magistrati e forze dell’ordine non rimanga isolata da una società civile che non può mancare di manifestarle il suo sostegno.
E d’altro canto, oltretutto, le notizie apparse negli ultimi giorni sulla stampa manifestano una situazione di una inedita gravità, che ha pregiudicato gli “interessi comuni” di una città per privilegiare gli interessi di pochi.
Chi è coinvolto nelle vicende che emergono dalle inchieste, ha l’obbligo di risponderne nelle sedi opportune ed, eventualmente, nel processo che scaturirà. E tuttavia c’è la necessità che rispetto agli interessi violati della città, chiunque ricopre incarichi istituzionali venga nell’aula del consiglio comunale a dare spiegazioni.
Con questi presupposti è stato chiesto, ai colleghi del PD, di valutare e sottoscrivere insieme a noi, la richiesta di una convocazione urgente ed indifferibile della Civica Assemblea, la quale ha l’obbligo, senza entrare nel merito delle accuse che in altre sedi verranno valutate, se sia stato provocato e in che misura, il “vulnus” alla democrazia che inficerebbe l’esito delle ultime elezioni e la composizione stessa del consiglio comunale.
Come correttamente era stato proposto all’ultimo consiglio comunale, che per regolamento avrebbe dovuto occuparsi solo di questioni legate al bilancio, occorreva rinviare qualsiasi discussione sull’odierna vicenda, che oggi si è ancor più arricchita di particolari.
La maggioranza, invece, ha volutamente fatto finta di non capire ed ha addirittura preteso che venisse votata una mozione, che mozione non era ma un richiamo al regolamento, che per essere modificato avrebbe avuto bisogno di maggioranze e garanzie, dimostrando infine di voler difendere se stessa.
Oggi la discussione non è più rinviabile, perché la città vuole capire cosa effettivamente sia accaduto e conoscere quale potrebbe essere l’umiliazione che l’aspetta.
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