VILLA SAN GIOVANNI – Ci sono voluti quasi 3 mesi, ma alla fine la data per l’intervento decisivo sull’ordigno bellico ad Acciarello è arrivata: domenica 17 gennaio 2016. Nella stessa giornata, oltre mille persone del quartiere a sud della città dello Stretto saranno evacuate e dovranno attendere la conclusione dei lavori per poter fare rientro nelle proprie abitazioni: 300 di loro verranno ospitate presso il centro di accoglienza che sarà allestito all’Istituto Alberghiero, mentre gran parte degli sfollati ha optato per una sistemazione temporanea fuori Villa o presso amici e parenti. Rinvenuta lo scorso 14 ottobre lungo la via Lucisano, in un’area di cantiere dove erano in corso scavi per una costruzione edilizia, la bomba era stata subito disattivata riparandola da possibili fonti di calore capaci di farla esplodere. E immediatamente era partita l’attività di controllo e di presidio h24 della zona, con pattuglie dei Carabinieri e della Polizia di Stato ad alternarsi, come continueranno a fare fino al fatidico giorno dell’operazione “Acciarello 2016”. Questa la denominazione che racchiude la serie di azioni necessarie per la bonifica e per il disinnesco dell’ordigno bellico di 500 libre, che dovrà essere svuotato del tritolo oltre che spostato e rimosso. Secondo quanto riferito ieri dalla Prefettura a seguito di una riunione tra tutte le parti interessate, l’operazione scatterà alle ore 6, quando inizierà l’evacuazione in un raggio di 270 metri dalla bomba di fabbricazione statunitense. Il prefetto Claudio Sammartino ha poi spiegato che presso il municipio di Villa San Giovanni sarà istituito il centro operativo, mentre poco fuori dal cerchio rosso delle operazioni, sarà istituito un centro di comunicazione e intervento, col posizionamento dei mezzi delle forze dell’ordine. Il centro coordinamento soccorsi e la sala operativa, invece, saranno istituiti in prefettura, dunque a Reggio Calabria. Al Comune di Villa San Giovanni è toccato pianificare l’evacuazione, mediante la realizzazione di un censimento delle famiglie interessate che ha tenuto in primis conto dei soggetti fragili e delle persone bisognose di particolare assistenza. L’operazione, ha aggiunto il prefetto Claudio Sammartino, è stata preparata lavorando per causare i minori disagi possibili alla popolazione. Durante gli interventi, che saranno eseguiti dagli artificieri dell’Esercito, nessuno potrà accedere all’area interessata. Non sarà possibile comunicare con telefoni cellulari nel raggio dell’intervento, i segnali dei ripetitori dei telefonini infatti saranno totalmente interdetti per evitare interferenze con le operazioni di disinnesco. L’Esercito ha già costruito una struttura di contenimento dell’ordigno, ed è previsto pure il posizionamento di container a protezione dell’area attorno alla bomba. “Acciarello 2016” dovrebbe chiudersi verso le 18. fra.me.
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