VILLA SAN GIOVANNI – Si sarebbe costituito l’automobilista che alla guida del proprio Suv ha causato suo malgrado il decesso di Saverio Zisa, il 78enne clochard siciliano (di Niscemi e non di Gela, come inizialmente ci era stato riferito) vittima dell’incidente stradale verificatosi lo scorso sabato sera lungo la via comunale Matteo Messina. Ad avvalorare gli importanti indizi emersi dalle indagini sarebbe stata proprio la deposizione spontanea resa dall’investitore presso il Comando della Polizia Stradale di Reggio Calabria, guidato dalla dottoressa Giuseppina Pirrello. Il responsabile del sinistro mortale sarebbe un uomo della zona, dell’area di Villa San Giovanni dunque. Una persona tranquilla che, dopo un momento di smarrimento e di paura, avrebbe deciso di presentarsi di fronte alle autorità competenti ammettendo il proprio coinvolgimento nel drammatico fatto. Coinvolgimento aggravato dalla circostanza che, a seguito dell’impatto letale, non si è fermato a prestare soccorso e si è dato alla fuga. Almeno così è stato rilevato dai primi accertamenti eseguiti sul posto dagli agenti della Polstrada, anche ascoltando la testimonianza dell’amico che stava passeggiando con Zisa. Per il momento pare non vi siano provvedimenti nei confronti dell’uomo del Suv, la cui posizione è oggetto di esame da parte della magistratura. Ma la svolta sulle indagini sembra cosa certa, tanto che nel giro di qualche ora potrebbe essere la Procura reggina a informare ufficialmente sulla risoluzione del caso e su eventuali misure a carico dell’automobilista. Svolta che, a quanto pare, sarebbe arrivata comunque, visto che a inchiodare l’investitore sarebbero già state le immagini delle telecamere di videosorveglianza acquisite e visionate dalla Polizia Stradale. La presentazione spontanea dell’uomo al cospetto delle forze dell’ordine, pertanto, avrebbe dato un’altra – ma decisiva – conferma all’attività investigativa portata avanti sin dalla serata del tragico sinistro. Non trapelano dettagli sulla versione offerta dall’investitore, come e se lo stesso si sia in qualche modo difeso o giustificato. Probabilmente l’uomo sarà riascoltato dagli inquirenti per un quadro ancora più chiaro e definito. fra.me. (Il Quotidiano 18 novembre 2015)
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