BAGNARA. Grossa frana sulla statale 18: con le piogge ritorna il pericolo

24 Ottobre 2015
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La grossa frana che giovedì notte è caduta sulla statale 18 tra Bagnara e Scilla

La grossa frana che giovedì notte è caduta sulla statale 18 tra Bagnara e Scilla

BAGNARA CALABRA – La pioggia autunnale riaccende i riflettori sul rischio frane lungo la statale 18 “Tirrena Inferiore” tra Bagnara e Scilla (Favazzina). All’una di notte di giovedì un nuovo importante episodio, che solo per caso non ha portato conseguenze più gravi dell’impercorribilità del tratto di strada corrispondente al km 504,400. Dal costone sovrastante la sede viaria è precipitata una montagna di fango e pietriglia, trascinati giù dalle abbondanti precipitazioni. Il materiale franato ha occupato una grossa porzione della carreggiata, rendendola impraticabile. Per fortuna in quel momento non transitava nessuno sulla corsia, e chi eventualmente vi passava avrà fatto in tempo a fermarsi. Lo smottamento è stato prontamente avvistato dagli operatori dell’Anas, già in zona per monitorare la situazione alla luce del maltempo. Gli addetti Anas hanno gestito la viabilità e la circolazione a seguito della chiusura parziale dell’arteria con un senso un unico alternato. I tecnici Anas hanno quindi coordinato le attività di rimozione del materiale franato e di messa in sicurezza dell’area con annessa pulizia. I lavori della ditta giunta sul posto sono andati avanti quasi per tutta la notte, tanto che alle prime ore del mattino la “Tirrena Inferiore” è stata completamente riaperta al traffico. Quello di giovedì è stato l’ennesimo intervento post frana degli ultimi anni. Segno che la fragilità del territorio della Costa Viola è un tema sempre attuale, un dissesto idrogeologico probabilmente aggravato pure dalla pesante eredità lasciata dai lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria e dai successivi interventi di demolizione del vecchio tratto. Dunque, l’allerta frane sulla statale 18 resta alta. Da Bagnara, passando per Scilla fino a Villa San Giovanni, il pericolo è sempre in agguato. L’Anas lo sa e resta vigile con una continua azione di monitoraggio, specie in caso di pioggia. Servirebbero, però, ulteriori lavori risolutivi, in aggiunta a quelli eseguiti negli anni recenti. fra.me.

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