VILLA. Liceo “Nostro”, studenti con i libri in piazza: la protesta per la carenza di aule va avanti anche oggi

17 Settembre 2015
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VILLA SAN GIOVANNI – Sono delusi e amareggiati i ragazzi del Liceo “Nostro” di fronte alla nuova emergenza aule che mette a rischio il loro diritto allo studio. E così, ieri mattina, hanno deciso di fare lezione in piazza Valsesia, dove sono rimasti fino a mezzogiorno. Quattro le classi protagoniste dell’inusuale iniziativa, che ha visto in campo anche genitori e docenti. Presente pure il sindaco Antonio Messina che ha voluto esprimere solidarietà e vicinanza agli studenti, ribadendo l’impegno del Comune e la collaborazione con la Provincia. Questa sorta di manifestazione si ripeterà oggi, e all’Amministrazione Provinciale verrà nuovamente chiesta una soluzione all’altezza della situazione, e che guardi prima di tutto alle esigenze del Liceo “Nostro”, a detta dei ragazzi più impellenti di quelle dell’Alberghiero.

A Villa si è creata una spiacevole “lotta”, o “concorrenza”, tra alcuni istituti scolastici superiori. Basti pensare che il Tecnico “Repaci”, che fa parte dello stesso Istituto Superiore del Liceo “Nostro”, dovrebbe spostarsi nell’ex Università Ranieri (gradita invece al “Nostro”) per lasciare interamente la propria sede originaria all’Alberghiero, che in via De Gasperi viene ospitato dal 2013 in seguito al sequestro della struttura di via Novembre.

La  vicenda sta diventando insomma sempre più ingarbugliata, e specialmente per il “Nostro” potrebbe andare ancora per le lunghe. Una scuola che ogni anno registra record di iscritti, ma che continua a patire l’insufficienza di aule. Anche perché ha quasi del tutto perso lo storico distaccamento (ex Magistrale) di via Monsignor Bergamo, che attualmente può ospitare poche classi perché oltre un anno fa  il Comune (per il tramite della Provincia) ha concesso – nonostante accordi scritti dicessero diversamente – parte dei locali al Museo di Storia Naturale dello Stretto. Ed è questa la cosa che fa storcere il muso alla famiglia del “Nostro”, che in assenza di nuove proposte (oltre agli ex locali Asl di via Zanotti Bianco) auspica che la Provincia riordini lo sgombero del Museo e restituisca i locali alla scuola. Provvedimento già preso un anno fa, ma poi ritirato a causa delle dimissioni dell’allora sindaco La Valle a difesa del Museo. fra.me.

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