SCILLA – Si presenta con umiltà, semplicità e franchezza il candidato a sindaco Domenico Mollica, della lista civica “Uniti per cambiare”. Davanti a una cornice di pubblico che poco o nulla ha da invidiare a quella attorno alla squadra di Pasqualino Ciccone, l’aspirante primo cittadino tiene a battesimo i dodici aspiranti consiglieri che lo sosterranno il 31 maggio. Forte di un’esperienza politico-amministrativa di lungo corso, Mollica tenta per la prima volta di conquistare la poltrona più alta del paese. Si mette in gioco per l’ambita fascia tricolore, e punta alla vittoria dando spazio al “nuovo che avanza”. Ha infatti messo in piedi una compagine composta soprattutto da esordienti, affidandosi semplicemente al loro spessore umano e professionale e alla loro voglia di contribuire alla ripresa di Scilla. Uomini e donne, di varie fasce d’età e impegnati in diversi campi, che hanno deciso di seguirlo con grande entusiasmo. Come gli stessi spiegano nel corso dell’incontro di apertura della campagna elettorale, svoltosi al Palazzo Krataiis e moderato dalla giornalista Elisa Barresi.
Dopo una serie di discorsi contrassegnati dall’emozione ma che hanno ben delineato le figure in campo, è il leader di “Uniti per cambiare” a prendere la parola. E Mimmo Mollica esordisce rispedendo al mittente le frecciatine del segretario del Pd Gaetano Ciccone: «Non siamo qui per ribattere agli avversari, dico solo che il termine “millantatore” si addice a chi l’ha pronunciato. Ribadisco che non sono qui per criticare gli altri, ma per farmi ascoltare e giudicare dal popolo. Per me parla un passato che, nel bene e nel male, ha costituito un bagaglio di esperienze e di insegnamenti. Non rinnego nulla». Mollica, dunque, non ripudia assolutamente il proprio cammino nelle file della giunta guidata dall’allora sindaco Gaetano Ciccone e, successivamente, nell’amministrazione Caratozzolo. Sebbene in entrambe le occasioni, situazioni a lui sgradite lo hanno portato alle dimissioni dalle cariche assessorili e alla permanenza in Consiglio solo per rispetto verso gli elettori. A distanza di tempo da quegli eventi, gli resta il rammarico di non aver dato tutto ciò che avrebbe voluto dare ed è per questo che si è voluto concedere una nuova chance creando una lista tutta sua: «Siamo – sottolinea Mimmo Mollica – una squadra di cittadini onesti, laboriosi, disponibili al confronto e al dialogo con la gente. Oggi sono qui per cercare di dare risposte positive. In passato non ho esitato a rinunciare alle poltrone di assessore e vicesindaco, quindi anche alle indennità: volevo dare qualcosa di più, ma mi mettevano continuamente i bastoni tra le ruote». Ma Mollica non si esime da un mea culpa per le cose che non sono state portate a termine, vista comunque la sua presenza nelle ultime amministrazioni: «Rimpiango – ammette il candidato a sindaco – le opere compensative per i lavori autostradali, dal ripascimento alle strade interpoderali e la strada di collegamento del centro con Ieracari. C’ero anche io e non voglio affatto defilarmi. Purtroppo si è perso un treno importante e adesso non resta che recuperare ciò che si può recuperare. Non siamo nemmeno riusciti a farci asfaltare una strada!». Né si sottrae sulla vicenda del dissesto finanziario del Comune: «Se ho votato il dissesto – puntualizza Mollica – è stato perché c’erano le condizioni per farlo. Certo, approvare il dissesto non vuole dire dover poi continuare a piangersi addosso. Un ente che dichiara il dissesto deve provare a camminare con i suoi piedi». Così come l’eventuale amministrazione retta da Mollica proverà a fare profondendo i principi alla base della lista “Uniti per cambiare”: «Onestà, trasparenza, legalità e lealtà. Siamo anzitutto persone – ribadisce a gran voce Mollica – che hanno amore per il proprio paese e ne hanno a cuore le sorti. Io non faccio promesse ma garantisco il massimo impegno personale e della mia squadra». Impegno che Mollica promette su diverse questioni irrisolte, a partire dallo “Scillesi d’America” rimasto senza funzioni ospedaliere e solo con una serie di servizi ambulatoriali: «Non si sa che fine abbia fatto il ricorso al Tar per l’ospedale, proposto sì dall’amministrazione Caratozzolo ma senza richiesta di sospensiva! Non si può perdere un fiore all’occhiello come lo “Scillesi”». E infine l’appello al voto: «Votateci, non tradiremo la vostra fiducia», conclude Mollica. f.m.
SCILLA – Mollica dà la parola anche al pubblico. Per l’aspirante sindaco di “Uniti per cambiare”, la presentazione della lista diviene altresì occasione per far parlare la gente e recepirne direttamente istanze e desideri. Ma cosa chiedono i cittadini? Una speranza da cui ripartire, per poi avere il resto: politiche sociali, sanità, attenzione verso le frazioni, diritti essenziali, sviluppo, lavoro e attività produttive, sport, cultura, turismo e tanto altro ancora. Vale a dire tutte le questioni sulle quali si sono soffermate pure i dodici candidati consiglieri nel presentarsi alla platea: Giovanna Bellantone, Salvatore Briganti, Antonio Bueti, Antonella Cacciola, Maria Calabrese, Giuseppe Calarco, Antonia Cambareri, Giovanni Cardillo, Antonino Cimarosa, Antonio Favano, Giovanni Paladino, Pasquale Sanfedele. Quest’ultimo, imprenditore scillese di grande successo, già candidato nelle passate elezioni con Ciccone, è stato protagonista di un intervento particolarmente intenso, promettendo «massimo impegno per riportare al centro della politica gli interessi del paese e del comprensorio». f.m.
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