VILLA. Annuncio su azzeramento giunta, il Pd: «Le urla si sentivano dalla strada!»

10 Marzo 2020
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Di seguito comunicato stampa Pd Villa San Giovanni: 

Dopo le surroghe all’ultimo consiglio comunale la confusione regna sovrana 

Surroghe, distinguo in Maggioranza, punti rinviati per mancanza di comunicazioni e pareri, una Giunta buttata al macero e nuove nomine, guerra intestina tra le diverse forze a “sostegno” di Siclari.

Insomma, più che per le “porte chiuse” questo ultimo Consiglio sarà ricordato per le “porte sbattute in faccia” agli amici/nemici, per l’ennesima triste deriva di questa Amministrazione.

E i cittadini? Per loro nulla cambia … loro sono sempre fuori dal Palazzo, i veri “esclusi” da questa folle politica delle Destre villesi.

Andiamo, però, per ordine: la seduta del Consiglio Comunale del 6 marzo u.s. è nata male, è finita peggio!

Per l’esigenza di far scattare le surroghe dopo l’abbandono dei micariani e nel tentativo di discutere e far passare in fretta punti evidentemente significativi per qualcuno ma non per tutti, si è sorvolato sulla gestione attenta delle prescrizioni di tutela sanitaria emanate per l’emergenza Corona-Virus.

La presenza in Aula e l’intervento del solo Consigliere Cristian Aragona, appositamente delegato dalla intera Opposizione, ha inteso proprio stigmatizzare questo atteggiamento del Presidente “di parte” del Consiglio Comunale e della ex-neo-post Amministrazione sempre decapitata, descrivendo ancora una volta i limiti di cultura istituzionale di chi continua, nonostante tutto, a governare le sorti di Villa.

E le surroghe? Senz’altro sono formalmente avvenute ma, in realtà, non se ne è accorto nessuno!

Le dinamiche e le storture interne dell’Amministrazione, infatti, rimangono le stesse, a parte i numeri, si intende.

Il Consigliere Facciolo, infatti, neo rappresentante nel “gruppone unico di Maggioranza” del Circolo cittadino di Fratelli d’Italia, sembra parlare come un vecchio “micariano”: e sono scoppole alla gestione del Sindaco sospeso e della f.f., con il netto rifiuto di assumersi la corresponsabilità del disastro cittadino e dei disservizi sotto gli occhi di tutti, con la rivendicazione della propria diversità e con la richiesta e correlata “minaccia politica”, d’ora in avanti, di pieno coinvolgimento nella gestione dell’iter amministrativo, senza più azioni in solitaria.

Forse anche per questo, nonostante gli interventi di rito dei neo consiglieri Barbalace e Bellantone, la f.f. Rechichi non ha mai esultato per questi nuovi “numeri” e non si discosta dalla sua personale linea politica: le sue dimissioni sono sempre in campo, ci sta riflettendo da dicembre, attende gli eventi ma, purtroppo per lei, gli eventi che fino ad ora si sono palesati non la rassicurano affatto, sono evidentemente frutto di conciliaboli, di passi indietro e di passi in avanti che l’hanno vista, per ora, lontana dai giochi interni alle tante Destre villesi.

E i fragilissimi equilibri interni alle macerie della coalizione che ha vinto le ultime elezioni comunali, si mostrano definitivamente allorquando, nel corso del Consiglio, il Consigliere Aragona, a nome di tutta l’Opposizione, sottolinea gli atti e i documenti non prodotti ma davvero necessari per discutere seriamente dei punti all’ordine del giorno.

Di fronte al pasticciaccio brutto del Porticciolo, con un “Regolamento per l’utilizzo delle aree demaniali interne” senza un vero contenuto, senza allegati, portato all’ultimo momento all’attenzione dei consiglieri – compresi tanti dell’Amministrazione – è scattata, infatti una vera e propria bagarre tra gli esponenti della Maggioranza, uno scontro inatteso che ha richiesto la sospensione del Consiglio, il tentativo di chiarimento a voce alta dietro le quinte e, dopo il rientro in Aula, la decisione di rinviare tutto, come per dire:

Ci siamo sbagliati – ancora una volta – scusate l’approssimazione e l’arroganza insieme, ci vediamo alla prossima!

Basta così? No di certo! E allo psicodramma di siclariani, di meloniani, di leghisti – con i micariani la cui ombra ancora aleggia nonostante le dimissioni strumentali – si aggiunge quello personalissimo della f.f. Richichi che aggiunge confusione a confusione, che minaccia l’azzeramento della Giunta, senza però averlo comunicato agli interessati, che parla di una nuova ripartenza ma che, allo stesso momento, afferma ancora di pensare – da dicembre, è bene ricordarlo – a prossime sue dimissioni.

E per forza che le urla, durante la sospensione, si sentivano dalla strada!

Il tutto sarebbe davvero un succoso siparietto del teatro dell’assurdo se non fosse in gioco (povera Villa !!) il destino di noi tutti, il futuro della nostra Comunità.

Perché le risposte – quelle certe – i chiarimenti – quelli necessari a tutti – le verità – quelle funzionali all’interesse pubblico – non sono state fornite in questo ennesimo Consiglio farsa e chi di dovere non intende fornirle!

Perché, al di là della guerra intestina in atto, il modus operandi rimane lo stesso, scuola Siclari:

Poche notizie, nessun documento, scarsa interlocuzione … quello che conta è solo il voto succube richiesto ai “poveri” consiglieri di Maggioranza!

Ed in effetti, invece di ragionare di “regolamento per l’uso”, si dovrebbe davvero, primariamente, aprire un dibattito serio in Città sull’affaire Molo di Sottoflutto ma in un senso, secondo un percorso, del tutto sconosciuto a chi gestisce Villa in questa tragica temperie.

E le domande necessarie al dibattito collettivo sono precise, cogenti:

1. Perché il “temporaneo” sta divenendo definitivo?

2. Dove sono gli atti relativi ad una imprescindibile, doverosa ed indifferibile Gara ad evidenza pubblica per l’assegnazione?

3. Si è interloquito con le associazioni di categoria, con la Società civile?

4. Quali le prescrizioni della Capitaneria di Porto e quali le forme di coinvolgimento obbligatorio delle Istituzioni coinvolte?

Ma di tutto questo non si discute, come non si discute più del Piazzale per il transito da e per la Sicilia, del contenzioso che il Comune ha con Anas, delle sorti della Concessione sottoscritta dal Sindaco Siclari, dell’oneroso impegno economico annuale – 220.000 euro – che il Comune si è impegnato a versare a partire dal 1 gennaio 2020.

Questi sono i temi scottanti che riguardano i villesi, altro che surroghe e ricatti politici connessi! Altro che ritorno in auge di politici nascosti dietro il sipario e che si stanno contendendo l’eredità politica del Sindaco Siclari, la “corona” di nuovo rappresentante delle Destre cittadine!

E ritornando alle surroghe, non è passato inosservato in Città l’attacco che il Circolo del Partito Democratico ha subito, via stampa, per aver detto con precisione la verità sulle rocambolesche tattiche che hanno condotto alle dimissioni dei micariani, alle surroghe e alla sorpresa che ha colto i siclariani.

Tutto questo, è ovvio, ha dato fastidio …. Anche se Noi ci siamo limitati solo a far emergere accordi, contro accordi, tradimenti e “mosse del cavallo” all’interno del variegato e confuso centroDestra villese.

Ed oggi, dopo il primo Consiglio nell’era delle surroghe, i fatti, gli interventi, le rinunce, i passi indietro, i ripensamenti, i rinvii, confermano la nostra analisi, svelano del tutto i tanti, i troppi limiti dei diversi attori in campo.

Ai neo consiglieri, al circolo di Fratelli d’Italia, facciamo senz’altro gli auguri di buon lavoro ma, soprattutto, esprimiamo l’invito al coraggio di rompere con le dinamiche del passato, di far cessare i triti e ritriti rituali di Palazzo, di aprirsi davvero alle sollecitazioni e alla disperazione di una Cittadinanza scossa dalle sceneggiate offerteci fino ad ora, ed oggi ancor di più fiaccata per l’emergenza dell’epidemia di Corona-virus!

Questo tempo richiederebbe leadership vera e capacità di intercettare e tentare di risolvere i tanti problemi dei villesi e non una politica politicante sempre pronta alla polemica contro le Opposizioni, desiderosa il più possibile di tacitare le critiche, incapace di prendere decisioni risolutive.

Su queste ultime, vale per noi, da tempo, un solo consiglio:

LE DIMISSIONI DI TUTTI:

VECCHI E NUOVI CONSIGLIERI, VECCHI E NUOVI ASSESSORI, SINDACI SOSPESI, F.F., IN PECTORE E “DI RITORNO” … TUTTI PRONTI AL NASTRO DI PARTENZA MA, ORMAI, SENZA PIU’ PUBBLICO PLAUDENTE

 

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