VILLA. Gli sequestrano l’attività e minaccia di darsi fuoco con tanica di benzina

31 Luglio 2019
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VILLA SAN GIOVANNI – Davanti a un sequestro per lui ingiusto non ci ha visto più dalla rabbia e ha minacciato di darsi fuoco con una tanica di benzina, contestando a gran voce il provvedimento ai danni della propria attività estiva per presunte difformità nella realizzazione delle opere.

Un gesto disperato, per fortuna poi rientrato, quello compiuto nel pomeriggio di ieri da Rocco Sottilaro, uno dei fratelli “Boccaccio”, storica famiglia di pescatori da decenni impegnata nei settori ricettivo e balneare, con albergo, bar-gelateria, ristorante, lido, gazebo adibito a pizzeria.

Ed è su quest’ultima struttura, in spiaggia, lungomare Fata Morgana di Cannitello, che si è concentrata l’azione dei militari della Guardia Costiera, che a seguito di un primo controllo eseguito nei giorni scorsi, hanno ritenuto necessario apporre i sigilli al gazebo con la pergotenda e alla zona cucina dello stesso.

Dagli accertamenti della Capitaneria di Porto sarebbero emerse delle discordanze tra le opere autorizzate nel 2016 e quelle realizzate. Il sequestro è scattato nonostante la ditta “Boccaccio” avesse presentato una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) per la variante delle opere, evidentemente non considerata titolo autorizzativo dalle autorità competenti. 

A nulla è servito spiegare di “essere in regola” o, comunque, in buonafede, tant’è che, tanica di benzina in mano, Rocco Sottilaro ha continuato a protestare sulla via Marinai d’Italia, di fronte all’ufficio locale della Guardia Costiera. L’uomo ha ripetutamente affermato di volersi dare fuoco, attirando l’attenzione di numerosi passanti e naturalmente delle forze dell’ordine. Sul posto sono infatti intervenuti vigili del fuoco, polizia, carabinieri e guardia di finanza.

Nella zona degli imbarchi si sono dunque vissuti momenti di vero panico e preoccupazione, ma alla fine Sottilaro ha riacquistato calma e lucidità e ha desistito dal terribile gesto. La sua lotta per il dissequestro è già iniziata, l’ennesima lotta di una stagione, l’estate, che da anni sembra maledetta, per “Boccaccio” e non solo. 

Francesca Meduri

 

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