Potere al Popolo: «Stretto di Messina oggetto di sogni speculativi dei privati locali e nazionali»

19 Maggio 2018
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Di seguito il comunicato di Potere al Popolo-Reggio Calabria:

Lo Stretto di Messina continua ad essere oggetto di sogni speculativi dei privati locali e nazionali: ultima in ordine di tempo è la proposta delle compagnie private di Caronte&Tourist e Diano di creare un molo di attracco al Porto di Reggio Calabria, per tutti i mezzi da e verso Tremestieri.
Una proposta in totale contrasto con gli obiettivi per la mobilità sostenibile nella città metropolitana di Reggio Calabria e per la quale, giustamente a nostro avviso, il Comune ha dato pareri negativi. La proposta avanzata dalle compagnie – che già da tempo detengono praticamente il monopolio dell’attraversamento marittimo dello Stretto – dimostra la loro assoluta distanza e noncuranza dei bisogni del territorio, in favore esclusivo dei loro profitti ed interessi: da molto tempo, infatti, nella zona di Villa San Giovanni i medici di base hanno riportato un aumento delle patologie legate all’inquinamento, dovuto all’intenso traffico di mezzi destinati al traghettamento, sia pesanti sia leggeri.
Oggi ci si viene a dire che la risposta al congestionamento di Villa San Giovanni è il dirottamento su Reggio, quando sono stati proprio gli interessi dei vettori privati a impedire ogni razionalizzazione dei trasporti, soprattutto di merci sul gommato, negli anni. Ricordiamo bene i progetti e le proposte avanzate negli anni della mobilitazione contro il Ponte sullo Stretto – altro spettro che ha tante colpe nella situazione attuale – per spingere a una razionalizzazione e un riequilibrio del sistema trasportistico, a partire dall’utilizzo dei porti e delle navi, da Genova fino a Gioia Tauro, per limitare il ricorso al gommato.
Lo spostamento a Bolano da sempre è apparsa la soluzione migliore, più sostenibile, anche oggi che il volume di mezzi e merci che attraversano lo Stretto è in costante diminuzione, eppure nonostante progetti, annunci e proclami, quest’opera rimane chiusa in qualche cassetto a favore di cattedrali inutili e spesso dannose.
Accogliamo positivamente l’invito del Sindaco di Reggio Falcomatà a contrastare la speculazione privata e lo stupro dei nostri territori, ricordandogli comunque che auspichiamo posizioni simili anche su tutte le altre speculazioni che vengono fatte nella nostra città metropolitana, a partire dalla gestione privata o privatistica di servizi pubblici essenziali, come acqua e rifiuti: solo una gestione realmente pubblica dei servizi può garantire gli interessi dei cittadini e tra questi, senza dubbio, c’è il trasporto pubblico locale.
Pretendiamo che Reggio Calabria, Villa San Giovanni e tutti i centri abitati dell’area metropolitana acquistino vivibilità e connessioni degne con l’altra sponda dello Stretto e che tornino, letteralmente, a respirare.

 

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