Villa. A Case Alte un centro di accoglienza per donne sole vittime di violenza

11 Maggio 2018
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VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato del Comune di Villa San Giovanni, a firma del responsabile dell’ufficio stampa Saro Bellè:

Dalla Conferenza dei Servizi tenutasi l’altro ieri in Prefettura, sono stati avviati gli iter per il trasferimento dei beni confiscati da assegnare ai vari comuni che ne abbiano fatto richiesta, per un totale di 27 milioni di Euro per tutta l’Area Metropolitana.

Una piccola parte di tutti i beni da assegnare verrà trasferita al Comune di Villa San Giovanni, che ne ha fatto esplicita richiesta con la delibera n. 13 del 08.05.2018 con la quale la Giunta Comunale, a guida del Sindaco f.f. Dott.ssa Maria Grazia Richichi che da sempre detiene la delega alle politiche sociali, chiede, manifestando interesse, di acquisire i beni confiscati sul territorio cittadino per finalità sociali. Un modo questo per restituire gli stessi alla comunità e ai cittadini del territorio metropolitano, che vede la Città capoluogo in pole-position con 74 immobili richiesti.

       Sono solo sei, invece, i beni confiscati ricadenti nel territorio cittadino: “tre terreni e tre immobili tra i quali una villa” dichiara Maria Grazia Richichi  “beni che in alcuni casi richiedono interventi di manutenzione. Ovvio che l’Amministrazione, così come per il passato,  farà un bando per l’assegnazione degli stessi all’insegna della massima trasparenza.

       L’obiettivo, come nel caso della villa ubicata a Case Alte, è quello di creare un centro di accoglienza per donne sole vittime della violenza, un modo questo per restituire dignità e assistenza a chi è solo o ha subito violenza.

 Ovvio che prima di tutto bisogna che quanto richiesto venga prontamente assegnato nei termini e nei modi, così come esaustivamente spiegato ieri in Prefettura (presente anche il Segretario Generale Gangemi), dal Prefetto Di Bari, dal Prefetto Sodano e dalla Presidente del Tribunale Arena, le cui linee guida intendiamo seguire. Pertanto – prosegue la Richichi – è intenzione dell’Ente acquisire tutti gli immobili oggetto della manifestazione di interesse, così come deliberato e richiesto dalla Giunta Comunale.

Tale beni – ribadisce – intendiamo utilizzarli per finalità sociali: centri sociali visto che in Città non esiste alcun centro diurno, alloggi parcheggio per far fronte alla gravissima emergenza abitativa; attività già in essere da tempo con altri beni confiscati e assegnati, così come previsto dal D. Lgs 159 del 2011, per sfratto o indigenza (Social Hausing).

Nella villa, invece, valuteremo l’ipotesi di un centro diurno vista l’ubicazione e l’area di pertinenza lontana dal traffico cittadino.

Continua la Richichi: “Nei giorni scorsi abbiamo fatto un sopralluogo nella villa con un tecnico inviato dall’Agenzia dei Beni Confiscati, intervenendo prontamente a far riparare una perdita d’acqua all’interno della villa che l’avrebbe inesorabilmente deteriorata, sottoscrivendo un verbale in merito allo stato di consistenza dell’immobile, che necessita di importanti riparazioni”.

Intensa comunque l’attività dell’Amministrazione sin qui svolta in materia di beni confiscati e assegnati di recente. All’Associazione Smile, tramite bando è stato assegnato un locale nella centralissima Via Riviera per un ambulatorio medico solidale, il cui completamento è in itinere.

All’Arci di Davide Grilletto un appartamento ad Acciarello, in corso di ristrutturazione.

I proventi da fitti di un negozio sequestrato a Gioacchino Campolo vengono investiti per fornire un servizio di trasporto disabili. L’ex ufficio delle politiche sociali, è stato assegnato agli uffici di presidenza e segreteria del Liceo Nostro-Repaci, in attesa che la Città Metropolitana assegni dei locali al Liceo, sgomberato per inagibilità.

Altre pratiche sono in itinere per la realizzazione dell’isola ecologica.

“Un ringraziamento infine – conclude la Richichi che ha anche la delega alle Risorse Umane – va pertanto al Segretario Generale Avv. Francesco Gangemi per l’enorme mole di lavoro, in un Comune che, malgrado sia carente di funzionari ed impiegati, tutti pensionati, di cui 15 nel solo Settore Affari Generali ed Istituzionali, diretto dall’Avvocato Maria Grazia Papasidero, riesce comunque a far fronte alle immani competenze piovute sui comuni, in particolare nel corso degli ultimi anni. Tali e tante quindi le attività portate avanti con il sacrificio dei pochi dipendenti rimasti in servizio. Non ultime, quelle relative allo SPRAR ed all’accoglienza degli immigrati dove Villa San Giovanni, con orgoglio, possiamo dire che fa scuola in tema di inclusione e di integrazione sociale”.

 

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