VILLA SAN GIOVANNI. Nuovo ricorso contro Siclari, Idv: «Chi ha paura del rispetto delle regole?»

25 Aprile 2018
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IDV: «CHI HA PAURA DEL RISPETTO DELLE REGOLE?»
Villa San Giovanni – Di seguito il comunicato stampa di Idv-Villa San Giovanni, a firma del responsabile A. Morabito:
Il dibattito surreale che si sta sviluppando in città e sui social, secondo cui la riassunzione del ricorso avverso l’esercizio delle funzioni, da parte di Giovanni Siclari, apparirebbe come un “accanimento terapeutico”, non soltanto è risibile ma frutto di un’idea stravagante, evidentemente suggerita da certe parti politiche interessate allo sfacelo politico- istituzionale che si registra ormai da anni.
Dunque, la decisione dei Consiglieri Comunali del PD, Ciccone e Vilardi, di riassumere il ricorso al TAR, deve essere sostenuta e caldeggiata da tutti i cittadini, dalle forze politiche e sociali che vogliano assumersi l’impegno concreto di difendere i principi di legalità, eguaglianza e imparzialità cui deve attenersi qualsiasi istituzione pubblica.
E’, questa, una battaglia di civiltà, fatta non per calcolo politico o contro qualcuno, come era parso di fronte alla decisione di altri di non riassumere il ricorso, ma una questione che sottende alle libertà di chiunque, le cui condotte devono essere limitate soltanto dalla legge.
Ancora di più lo è di fronte ad una sentenza del Consiglio di Stato che definire
contraddittoria significa utilizzare un eufemismo, dove pur senza entrare nel merito si riconosce al ricorso un profilo ordinario e non elettorale (con la riduzione dei tempi) e bacchettando il TAR su questo errore, ma poi esclude la legittimazione di chi avrebbe tutto il diritto di intervenire in un ricorso ordinario, mentre la Prefettura, che correttamente ha revocato la nomina del Commissario in forza della sentenza del CdS, omette di adottare qualsiasi altra misura di tutela, legittimando amministratori che ora, nuovamente,
verranno dichiarati illegittimi.
Allora di fronte ad una sentenza “politica” del Consiglio di Stato, i due Consiglieri del PD hanno fatto quello che a molti altri il Consiglio di Stato ha negato, assumendosi l’onere di rappresentare la stragrande maggioranza dei villesi che non ama vivere nella giungla e nell’incertezza istituzionale.
Tanto più che non è data cogliere la differenza tra un Commissario o un Sindaco, di fronte all’immobilismo amministrativo, alla potenziale perdita di finanziamenti, alla vacua esultanza di fronte alle iniziative uniche e straordinarie della Regione o ai discutibili e contestati provvedimenti diretti solo a succhiare risorse economiche alle famiglie.
Questa dei Consiglieri Ciccone e Vilardi, dunque, è stata una decisione che contribuisce a fare chiarezza, restituendo la città alle regole civili su cui si fonda il contratto sociale, che altri vorrebbero dissolvere piegando le regole ad interessi personali o di pochi e lasciando la città nel degrado che stiamo tutti vivendo.

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